FORUM aprile 2003
"Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri
posti erano occupati".
Bertolt Brecht da Buongiorno!
PRIMAVERA UNDER 20: PEGGIO PER LORO
Concordo pienamente con "MG", ma lasciamo pure che ognuno faccia come crede,
tireremo le somme più avanti. In un calcio che già non abbonda
di capitali da spendere, l'unica differenza la potranno fare i vivai e
la loro gestione, se le giovani non maturano (e se non lo fanno in campo
dove lo fanno?) e vengono spedite in panchina o in tribuna, immolate al
"dio risultato", qualcuno alla fine raccoglierà meno frutti di altri.
Paolo
PRIMAVERA UNDER 20: QUANDO IL GIOCO SI FA DURO...
Il torneo U20 è arrivato ormai alla fase CALDA dei play off e come
a primavera tornano a sbocciare i fiori così, improvvisamente, nelle
squadre di società di A compaiono in formazione nomi di ragazze
che nel campionato in corso disputano con più o meno continuità
incontri della massima serie. In quanto denominato Torneo (credo) o comunque
per qualche norma, non vige la regola del 50% e quindi.....nessuno potrà
mai protestare per questo vento primaverile portatore di cambiamenti di
formazione.
Sicuramente le prime squadre debbono e/o necessitano di utilizzare
anche le più giovani per completare la rosa.
Certamente la seconda squadra (u20) è utile per il recupero
di infortunate (mentre non ne ritengo corretto l'uso per le squalificate,
altrimenti che logica sportivo-morale diamo alle più giovani?) ma
stranamente i nomi che si leggono dai tabellini della domenica sono altresì
leggibili in quelli del sabato appena trascorso e non solo!!!!.
Cosa più grave se queste atlete non svolgono anche un ruolo
di insegnamento morale oltre che tecnico-tattico alle più giovani:
non vorremmo mai vedere i loro nomi sui comunicati della Divisione per
squalifiche con motivazioni diverse da quelle inerenti il solo gioco.
Credo che uno dei doveri fondamentali dei Tornei giovanili sia fornire
esperienza alle ragazze e visibilità della crescita che, con grande
sforzo tutte le società (e qui non vi è certo distinzione
fra A, A2, B, C e D), il nostro sport a piccoli passi sta compiendo ma
sempre nell'ottica della sportività e lealtà che tutti noi
osanniamo come la VERA differenza con il mondo maschile: ricordiamoci però
che sono le nostre azioni che danno credibilità alle nostre parole.
MG
Da giugno 2002 l'argomento è a discrezione dei visitatori
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agosto-settembre 2002
luglio 2002
giugno 2002
I temi precedenti erano:
Scudetto alla Lazio: giusto così?
Ma come si fa a trovare lo sponsor?
Ma perchè si iscrivono?
"La vera nazionale è quella che
perde o quella che vince?"
"Arbitri, vittime o carnefici?"
"Ma perchè la nazionale perde sempre?"
"Ma che si deve fare per avere più
visibilità?"
"Chi vincerà lo scudetto?"
Chi è "la meglio" in assoluto?
"Ma perchè ci hanno buttato fuori
dall'Europeo?"
"Perchè il calcio femminile
non decolla ?"