Ma perchè ci hanno buttato fuori dall'Europeo?

LA SOLITA STORIA (luglio 2001)

Ci lamentiamo tanto del divario fra calcio femminile e maschile, ma a quanto pare non ci discostiamo poi tanto dal mondo maschile: anche noi non sappiamo resistere al vizio tutto italiano di crocifiggere il malcapitato allenatore di turno non appena commette il suo primo errore. LASCIAMOLA LAVORARE!
Volley

ERMETICO (luglio 2001)

Ci hanno buttato fuori dall'europeo perchè la Morace va cambiata, con uno più competente.
by Paolo

PUNTIAMO SULLE GIOVANI ! (luglio 2001)

Vorrei ringraziare prima di tutto "mister" Vitulli che tutto sommato io ammiro per la competenza e l'impegno da lei dimostrati in questi anni, ma vorrei farle notare che alla fine della sua critica, se leggete bene, mi dà ragione quasi in tutto ciò che avevo scritto. Inoltre apprezzo le critiche di Martino, ma penso lo stesso che probabilmente la Morace doveva dare un taglio netto con le senatrici e puntare con le giovani di talento, che, datemi retta, ci sono ma non sono notate.
Vorrei fare una domanda agli "esperti" che mi criticano: secondo voi la serie C di buon livello di questo ultimo anno si discosta molto dalla serie A di qualche anno fa?
Io non penso proprio e non lo pensano molte persone che hanno fondato il calcio femminile in Toscana, quindi mi chiedo: i famosi stages fatti dalla Morace a cosa sono serviti se alla fine chiama sempre le solite?
Un'altra provocazione che vorrei fosse raccolta da tutti gli addetti: ieri sera alla riunione federale per il settore giovanile ho appreso con stupore che la fascia di età per il campionato regionale giovanile 2001/02 sarà dal 1-7-87 fino al 90 (dodici anni compiuti), senza considerare che l'anno precedente erano consentiti, almeno in Toscana,  due 85, poi 86-87-88-89 (dodici anni compiuti). Come al solito grandi discussioni e la "solita" richiesta di deroga a Roma!
Grazie a tutti,
Marco Costantini
PS cosa ne pensate delle ragazze che giocano con le squadre maschili e quando se ne vogliono andare NON le mollano?

IL TITOLO È SBAGLIATO (luglio 2001)

Di questo Europeo si è detto e scritto tanto.
Io che amo e seguo il calcio femminile non voglio fare l’ennesima polemica. Confermo il fatto di aver visto in campo 11 giocatrici scariche quasi fossero demotivate, confermo il fatto di aver visto una Morace irriconoscibile perchè non caricava le sue atlete, non le sosteneva, si limitava a stare seduta o appoggiata all’angolo della panchina, quasi fosse estranea all’importanza che avesse il match contro la Francia.
Mi limito a sintetizzare il mio pensiero dicendo che è sbagliato il titolo di questo dibattito “Perchè ci hanno buttato fuori dall’Europeo?” in quanto quello più appropriato sarebbe “ Perchè siamo  volute uscire dall’Europeo????
Roby

CHE DELUSIONE........... (luglio 2001)

Delusione. Questa parola è l'unica che riesce a descrivere il mio stato d'animo dopo la sciagurata partita delle Azzurre con la Francia che segna il nostro addio alla competizione europea. Devo dire la verità non ci credevo ad una vittoria finale ma dopo aver visto la partita con la Norvegia mi ero ricreduta: troppa la cattiveria agonistica e la grinta che traspariva dalle facce tese delle ragazze, troppo l'impegno che ci avevano messo per arrivare fino a lì, troppa la volontà di fare bene che aveva spinto alcune di loro anche ad abbandonare il lavoro.....ma dov'erano tutte queste motivazioni domenica pomeriggio???
Ci ritroviamo fra compagne di squadra per un pranzo tutte insieme, praticamente l'ultimo appuntamento prima della nuova stagione, fortuna vuole che la padrona di casa sia dotata di impianto satellitare...già alle 15:30 siamo lì nei pressi del televisore a contenderci un posto sul divano, alcune di noi non hanno mai visto una partita femminile di alto livello, quale occasione migliore? La partita inizia e le nostre sembrano contratte, non riusciamo ad attaccare, penso: "adesso si svegliano", ma i minuti passano e la Francia continua a giocare meglio di noi. Sulle facce non c'è la tensione giusta, forse siamo partite troppo convinte di vincere, la Zorri non riesce ad affondare sulla fascia come al solito e oltretutto riusciamo a produrre solo lanci che sono puntualmente preda dei difensori, senza la Guarino le punte non riescono a dialogare sullo stretto forse anche perchè Panico non cerca Tagliacarne come dovrebbe...il nostro numero 9 è però l'unica a dimostrare un po' di comprensibile tensione agonistica.
Verso la fine del primo tempo arriva come una doccia fredda il gol francese, forse ora si svegliano, ma la Morace è lì in panchina e, non si perchè, non urla come al solito.
Incomincia il secondo tempo, sicuramente le ha strigliate, Tagliacarne ha due occasioni da gol in rapida successione ma la rete scacciaguai non arriva, pare un buon inizio ma purtroppo il seguito non è migliore...le francesi imperversano, i soliti passaggi filtranti di D'Astolfo non arrivano, Panico prende un sacco di botte, i cambi non danno i frutti sperati. Arriviamo a pensare che questo atteggiamento derivi dal fatto che sicuramente un dirigente è sul campo di Norvegia-Danimarca e tramite cellulare ha avvisato la Morace di non far sprecare forze alle ragazze perchè la Norvegia sta vincendo 5-0 e quindi siamo tranquille....per forza è così non hanno mai giocato così male neanche in amichevole....invece arriva il rigore del 2-0....che però non c'era: il contatto è stato nettamente fuori area....ti pare che non ci sia l'immancabile torto arbitrale....
Ultimi minuti.....la regia espone un risultato che è come una coltellata alla schiena: Norvegia-Danimarca 0-1.....altro che 5-0...porca miseria così siamo fuori....è un incubo....non è possibile....ma è l'amara realtà.
Panico viene espulsa...almeno lei pur sbagliando dimostra di non sopportare il tremendo epilogo che stiamo subendo...a due minuti dalla fine entra Guarino...ma se era in grado di giocare perchè non è entrata prima? Non ci sarà mai una risposta come mai capirò com'è possibile affrontare in questo modo una partita di simile importanza, la spiegazione della Morace circa la mancanza di esperienza internazionale non mi soddisfa....non capisco...con un'espressione desolata e la faccia fra le mani vedo le ultime immagini che Eurosport ci propone: le ragazze in lacrime che si sdraiano sul campo....
Daniela Curti

LASCIATELA LAVORARE ! (luglio 2001)

E cosi, siamo fuori dall’Europeo! Dopo aver riacciuffato la qualificazione contro il Portogallo, e dopo due bellissime gare con Danimarca e Norvegia, siamo fuori. Il drammatico è che solo una vittoria può accreditare decisamente il calcio femminile come sport “serio” davanti agli occhi di Federazione, TV, Stampa, Opinione Pubblica… Quindi, la sconfitta maturata è sconfitta dell’intero movimento, e non della Morace. Troppi, in Italia, continuano a sostenere che il Calcio Femminile è uno sport inesistente, non possibile, perché – bravi con i loro pregiudizi culturali – esso è tipicamente maschile. Ma adesso non è il caso di fare i soliti “processi all’italiana”. Non sono per nulla d’accordo con le opinioni espresse da Marco Costantini : la Morace ha preso in mano, nel mese giugno dello scorso anno, una nazionale che definire allo sbando è poco. Dalle partite visionate fino ad oggi, è riuscita a darle una mentalità, un gioco, delle filosofie tecnico -tattiche prima inesistenti, in un movimento che da Guenza ha vertiginosamente cambiato diversi commissari tecnici. E’ riuscita a dare una certa tranquillità alle atlete, prima – a sentire le cronache – quasi per nulla tutelate. Condivisibile appieno il giudizio di affidarsi ad una formazione di esperienza: un campionato europeo non si può improvvisare con atlete giovani, carenti di esperienza internazionale o emotivamente più instabili delle veterane. In merito alla Brenzan, è un portiere che è molto migliorato nel corso degli anni e anche in questo europeo si è fatta valere, e non si può assolutamente dire che l’eliminazione sia stata colpa sua. La Piattoli ? Deve ancora mangiarne, di erba: gli “esperimenti” vanno fatti nelle partite amichevoli, non nei campionati mondiali ed europei, con rischi stratosferici per tutti. Se qualcosa si potesse rimproverare alla Morace, dopo che la Nazionale ha giocato due bellissime gare con Norvegia e Danimarca, dimostrando di non essere per nulla inferiore alle candidate al titolo, ma di poter dire anche e soprattutto la sua, sarebbe quello di aver cambiato il modulo tattico nella gara con la Francia e di aver inserito atlete “giovani” come la Caprini (molto indisciplinata tatticamente),  considerando tranquilla una gara che non lo era, ma sono “minuzie” del poi. Occorreva rischiare molto prima la Guarino, mezza infortunata? Occorreva non far giocare una spenta Tagliacarne? Solo il tecnico conosce realmente le condizioni delle sue atlete e tutti i risvolti, che non mi sento in grado di giudicare. Ho letto il libro della Morace : se un appunto gli può essere mosso, è quello di pensarla, a volte, come l’Arrigo Nazionale : il modulo “uber alles” più che i singoli. Ma in questo europeo, francamente, non si è visto. Quello che va rimarcato, invece, è la continua fragilità esistenziale dimostrata dalla Nazionale Italiana alla vigilia dei traguardi storici: una situazione psicologica di fondo, che porta ad arrivare sempre ad un passo dal grande salto e non riuscirci: è capitato in Svezia, negli Usa, ed oggi in Germania. Forse è qui il vero guaio delle nostre ragazze: non crederci fino in fondo, non avere una mentalità ottimisticamente vincente. Da questa sconfitta deve uscire un percorso positivo : la Morace deve continuare a lavorare, a rifondare il settore delle nazionali femminili come sta facendo: e i profitti si vedranno. Certo, oggi è molto dura: ma è proprio qui che il nostro CT e il suo staff devono dare il meglio. E la Federazione porsi il problema, agli alti livelli, della qualità del calcio femminile. Occorre veramente una serie A “più professionistica” che “dilettantistica” nello spirito delle società, con garanzie serie, anche economiche. Una squadra che fa la Serie A deve rispettare tutti gli impegni agonistici della stagione, altrimenti va esclusa dalla serie A stessa. Occorre una B di “Eccellenza”, magari con un girone Nazionale a 16 squadre, e una B o una C interregionale, con 2 gironi a 16 squadre, magari con 4 retrocessioni per consentire, dalle Serie C o C2 regionali 8 promozioni. Se vogliamo bene al calcio femminile, senza paura dei numeri, ad alti livelli occorre necessariamente essere più selettivi, lasciando a tutti la possibilità dell’attività di base a livello regionale, ma ammettendo ai livelli più alti solo chi può garantire certi discorsi. Anche nel calcio femminile c’è bisogno di un organismo che vigili e controlli la serietà e i discorsi economici delle società! Una vera e propria “CONSOB”. Allora potremo avere anche Nazionali più di spessore!
 Francesco Martino

La smettete di dare importanza al sesso???? (luglio 2001)

Una mossa sbagliata incaricare per forza una donna per le donne....questo è davvero troppo! D'altra parte c'era da aspettarselo: in un ambiente in cui i presidenti sono uomini, i dirigenti accompagnatori sono uomini, gli appassionati pronti ad emettere sentenze sono uomini....era ovvio che un'allenatrice donna alla guida della nazionale avrebbe fatto storcere il naso alla prima sconfitta!
A parte il fatto che mettere in dubbio le qualità di Brenzan è semplicemente ridicolo, secondo te la Morace a chi avrebbe dovuto rivolgersi, a persone che non conosceva? Ovvio rivolgersi a persone conosciute e stimate.
 Il problema però è che i maschietti dovrebbero capire una volta per tutte che ciò che conta per essere un buon tecnico è la preparazione e la competenza, e il saper comprendere le prerogative del calcio femminile; il sesso è un particolare trascurabile; e invece mi sono trovata talvolta a non sedere su una panchina perchè i dirigenti (uomini) credevano che per una squadra di calcio femminile ci volesse un uomo, e talvolta mi è stata invece offerta una panchina perchè i dirigenti (uomini!) mi hanno detto che "sono una ragazza" e sicuramente sono avvantaggiata....
Cari dirigenti uomini: la smettete di dare importanza al sesso????
Credete forse che noi allenatrici donne quando siamo su una panchina pensiamo che il fatto di essere donna possa portarci a migliori (o peggiori) risultati? Non ci siamo proprio.....
Volendo proprio trovare un difetto alle allenatrici donne sai cosa potresti dire? Che sono costrette a costruire le loro competenze basandosi su tutto (corsi, libri, riviste, spunti da altri allenatori) tranne che sul fatto di avere avuto sempre tecnici preparati e competenti durante la carriera di calciatrici....; ma fortunatamente  le attuali giocatrici azzurre non potranno lamentarsi in questo senso.
Marinella Vitulli

IO L'AVEVO PREVISTO ! (luglio 2001)

Era prevedibile e l'avevo previsto!
Da quando la Morace era diventata il CT della Nazionale avevo avuto come un prurito al naso che mi avvertiva che forse qualcosa non aveva funzionato.
Sono ormai da diversi anni nell'ambiente del  calcio femminile e devo dire che i precedessori della Morace non avevano fatto peggio e che tutto sommato avevano cercato di trovare volti e talenti nuovi da inserire nella Nazionale, una su tutte la Piattoli (altro che Brenzan...) dell'Agliana.
Ma arrivata la Morace ha iniziato a chiamare quasi tutte vecchie amiche e ex colleghe, a circondarsi, vedi Bavagnoli, di persone che non avevano l'indipendenza che avrebbero dovuto avere per portare avanti una Nazionale giovane e talentuosa.
Ma secondo me è stato uno sbaglio enorme avere voluto, a tutti i costi, incaricare una donna per le donne, una mossa forzata e che, risultati alla mano, ha portato l'eliminazione della Nazionale U18 e della Nazionale maggiore dall'europeo. Ripeto, secondo me, lo sport è di tutti e non bisogna cercare di fare demagogia, cercare le competenze e la preparazione in tutti i campi, senza distinzione di sesso, altrimenti facciamo moralismo all'inverso.
Altro clamoroso errore dell'Uefa è stato di voler arbitrare per forza arbitri donna e per di più tedesca, con la Germania in semifinale! Negli altri sport non è così, come mai?
Marco Costantini - Firenze

Il tema precedente  era "perchè il calcio femminile non decolla ?"