VOLEMOSE BENE (luglio 2005)

Ciao Franco, in verità io ho seguito la situazione Lazio da un altro punto di vista, c'ho giocato contro ed è per questo che difendevo le ragazze; so anche del vostro problema campi, io personalmente ho giocato in un campo sperduto che per arrivarci neppure i dirigenti della Lazio che ci stavano accompagnando sapevano bene dove fosse, ma ho visto comunque rispetto alle scorse stagioni una squadra e una dirigenza che ha voglia di ripartire e di tornare presto in serie A; un saluto
Cristina

DAGLI A CRISTINA (giugno 2005)

Cara Cristina, non sò quale sia la squadra dove militi, ma vorrei sottolineare una cosa,le ragazze ce l'hanno messa tutta e sono state encomiabili ma purtroppo rimane il fatto che la Lazio è retrocessa per la prima volta nella sua storia e con il punteggio più basso da quando è nato il calcio femminile.....una vera disfatta, gli errori negli anni precedenti ci sono stati e anche enormi, ma quello che è accaduto in qusta stagione è il massimo che poteva accadere in una società di calcio e se tu hai seguito la squadra te ne sarai resa conto, siamo riusciti anche a non disputare una gara (che delusione) perchè non ci siamo presentati. Dimmi tu se la nuova dirigenza (la colpa è anche della vecchia) ha fatto qualche cosa di buono (abbiamo girato quasi tutti i campi di Roma), i pochi rimborsi promessi? La Marsico? Non siamo nemmeno riusciti a conquistare la finale primavera con una squadra super competitiva. E mi fermo! Continua a giocare e divertiti, non dire però che è andato tutto bene perchè dici cose non vere. Un saluto
Franco

DAGLI A FRANCO (giugno 2005)

Caro Franco, sono una calciatrice, non qualcosa del genere, e il mio messaggio era di ringraziamento a una squadra che ha fatto la storia del nostro sport e che anche nel momento peggiore non ha perso la dignità. Ho visto giocare la squadra, ti assicuro che tutte le ragazze davano il meglio di se in campo, comportandosi sempre in modo ineccepibile. Non credo che ringraziare una società per l'impegno messo in campo porti alla deriva del nostro sport. Ora, come tu ben saprai, l'anno scorso la società era gestita da altre persone, che a mio modo di vedere le cose hanno rovinato la squadra, un pò per colpa loro un pò per colpa di imprenditori che hanno promesso sponsorizzazioni senza poi mantenerle, per cui il ringraziamento va a questa nuova dirigenza che ha provato a risollevare la lazio. mi dispiace che non avevi capito le mie parole di prima, ciao.
Cristina

DAGLI ALLA PANICO (giugno 2005)

A proposito di Lazio... Prima della partenza della ns nazionale per gli Europei ho letto l'intervista su "La stampa" a Patrizia Panico, che si lamentava della poca attenzione ricevuta dal nostro movimento, fra le altre cose anche perchè "in serie A non è possibile che ci siano delle partite che finiscono 23-0" ... ora mi domando... sappiamo tutti a che partita la nostra si riferisse. Come può avere la faccia tosta di lamentarsi del risultato di quella partita proprio lei? Si mette a fare la morale dopo che lei per prima, in campo, non ha avuto il coraggio e la decenza di fermarsi, con tutte le altre granata, a un punteggio leggermente meno crudele? Vergogna, almeno stai zitta!
Mara

DAGLI ALLA LAZIO (maggio 2005)

Brava Cristina, dalle tue parole ho notato che TU con il calcio in generale non c'entri nulla. Non so se sei una calciatrice o qualcosa del genere, ma la vera vergogna è vedere la Lazio scivolare in serie A2 e forse dal Pianeta Calcio Femminile. Continua a fare i complimenti a chi fà in modo di rovinare le società e tutte le ragazze che ne fanno parte. BRAVA....COMPLIMENTI, se tutti la pensano allora ho capito perchè il Calcio Femminile non decolla.
Franco

C'ERA UNA VOLTA LA LAZIO IN SERIE A (aprile 2005)

Dopo figure pessime in tutta l'Italia siamo arrivati alla sentenza: RETROCESSE IN LARGO ANTICIPO.
Sono un genitore che ha creduto ai miracoli ma poi ho capito che i miracoli vengono fatti dai Santi e non dalle persone malate di protagonismo e venditrici di fumo. Allego un articolo che racchiude il mio sfogo:
Dalla Gazzetta dello Sport ed romana del 10/04/05 Donne in serie B Lazio retrocessa, amara prima volta
"C'erano una volta tre società nella storia del calcioitaliano non retrocesse: Juventus e Inter nel campionato maschile, la Lazio in quello femminile. Sono rimaste in due, perchè la lazio delle donne è matematicamente precipitata in B per la prima volta nella sua storia, perdendo in casa con la Reggiana e restando a quota £ punti; un numero che a questo punto vuol dire retrocessione: Era nata alla fine degli anni cinquanta, quando ancora il pallone delle donne era un'eresia. Poi nel 1969 l'affiliazione ufficiale e la partecipazione al primo campionato. Allora esistevano due divisioni, una a Torino l'altra a Roma, prima che si trovasse l'unificazione sotto l'ala di mamma federcalcio. In questi anni la squadra, pur tra mille difficoltà, ha sempre svolto dignitosamente la sua attività. Fiore all'occhiello un movimento giovaniletra i migliori d'Italia, dove i tecnici hanno sempre pescato a piene mani. Ha conquistato cinque scudetti, tre coppe Italia e quattro titoli giovanili, senza contare altri cinue secondi posti con i nomi più disparati, ma sempre ed orgogliosamente con la dicitura Lazio sulle maglie e nel cuore.
Tante le atlete passate orgogliosamente ad indossare la maglia della società, dal 1975 entrata a far parte della Polisportiva. Dalla Augustesen, una delle migliori straniere che abbia mai giocato in Italia, a Carolina Morace, or c.t. che sussurra: <>. Piangono in tante, da Panico a Zorri, dalla rigettata Lattanzi a Frollani. Qualcuno spera nel ripescaggio ma come pensare di riuscirci quando si hanno trecentomila euro di debiti con alberghi, pullman, servizi non pagati e giocatrici senza rimborsi o altre mandate via rigettando contratti firmati? Elisabetta Cortaniè solo l'ultimo anello della catenaanche se la storia la ricorderà come la presidentessa della serie B."
Un genitore ma soprattutto un tifoso laziale deluso

ARBITRI DEGRADATI? (marzo 2005)

È vergognoso quello che succede sui ampi di calcio femminile in Campania. Non ci sono arbitri all'altezza della situazione, sono tutte persone che quando vengono ad arbitrare una partita di calcio femminile è come se si sentissero degradati e puniti perché degni di arbitrare solo delle ragazze, essendo noi una categoria inferiore che non merita considerazione ma soprattutto rispetto. Vada per gli errori di gioco, per un fuorigioco non visto, per un fallo di mano non fischiato, per un rigore non dato ma il rispetto è un dovere. Un arbitro al quale viene chiesta una spiegazione risponde "tanto tu non capisci nemmeno quello che fischio" allora una persona per buon senso fa finta di non aver sentito, ma poi quando ti viene detto a te e ai dirigenti "siete ridicoli fate ridere" questo no è mancanza di rispetto e un arbitro non può permettersi tutto questo. Ci si sente feriti, presi in giro allora si fa un nuovo tentativo con molta educazione viene detto lei non può permettersi di dire che siamo ridicoli e la facciamo ridere perché anche se è una cosa che può pensare la deve tenere per lei perché lei è l'arbitro dovrebbe avere un comportamento imparziale ed equidistante tra le parti. La risposta qual è? Un cartellino rosso e la minaccia "si vada a leggere il comunicato e vedrà" il tutto a conferma che sono sempre gli arbitri ad avere il coltello dalla parte del manico e che non c'è giustizia ma soprattutto rispetto!
Remapianura

MAI VISTA UNA COSA DEL GENERE! (marzo 2005)

Complimenti alla Sampierdarenese che rifiuta di recuperare la partita con la Juventus di domenica. Così costringerà le bianconere a giocare alle 18.00 a Genova, il che significa per loro trovarsi senza mezza squadra per ovvi motivi di lavoro! In tanti anni di calcio mai vista una cosa del genere. Complimenti alla loro antisportività.
Salvezza

SOLO PER CHIARIRE... (marzo 2005)

5 giornate di andata:                 5 giornate di ritorno:
BENEVENTO &ndash; SANSEVERINESE    0 &ndash; 2    SANSEVERINESE &ndash; BENEVENTO   3 &ndash; 0
SANSEVERINESE &ndash; JUVE STABIA  2 &ndash; 3    JUVE STABIA &ndash; SANSEVERINESE 2 &ndash; 2
SIPET &ndash; SANSEVERINESE        1 &ndash; 5    SANSEVERINESE &ndash; SIPET       6 &ndash; 0
SANSEVERINESE &ndash; VESEVUS      1 &ndash; 2    VESEVUS &ndash; SANSEVERINESE     2 &ndash; 4
CAVESE &ndash; SANSEVERINESE       5 &ndash; 1    SANSEVERINESE &ndash; CAVESE      3 &ndash; 1

VITTORIE:   2                         VITTORIE:   4
SCONFITTE:  3                         SCONFITTE:  0
PAREGGI:    0                         PAREGGI:    1
PUNTI:      6                         PUNTI:     13
GOL FATTI: 11                         GOL FATTI: 18
GOL SUBITI: 9                         GOL SUBITI: 5

Le altre tre partite del girone di andata sono state facilmente vinte.
La US SANSEVERINESE, non perde una gara dalla partita contro la Cavese del 12/12/04.  Le calciatrici sono sempre le stesse, le stesse che &ldquo; non hanno mai avuto un tecnico vero in panchina che gli spiegasse il calcio&rdquo; e che &ldquo;peccano di presunzione credendo di sapere qualcosa solo per il fatto che giocano al calcio  da qualche anno. Ma in realtà non capiscono  veramente di calcio&rdquo;, &ldquo;un gruppo di calciatrici dove vige  ipocrisia, presunzione,  falsità&rdquo;. Ma se le calciatrici sono le stesse, come mai i risultati sono ampiamente migliori, tanto che la US SANSEVERINESE attualmente milita al secondo posto in classifica ad un passo dai play off che a quei tempi sembravano un miraggio?&hellip;
A BUON INTENDITORE POCHE PAROLE&hellip;
Mr PASQUALE CARDILLO, grazie dei successi che ci hai fatto ottenere con il tuo modo di fare e spiegare, comprensibile anche a noi calciatrici così limitate. Grazie per il tuo gioco semplice, ma spettacolare e vincente. Grazie dalle tue ragazze!!!

Valentina, Iole, Francesca, Paola, Diletta, Silvana...e chi si è sentito colpito!

MALEDETTI PROFESSORI (febbraio 2005)

Basta,non ce la faccio piu'! sono una ragazza di quindici anni,gioco a calcio da due e frequento il Liceo Classico...ultimamente sono stata notata e ho avuto delle grandi occasioni nel settore calcistico; molti dei miei sogni si stanno avverando e non sono mai stata cosi' felice... nonostante questo, anche se mi faccio un mazzo enorme per riuscire a conciliare sport e scuola riuscendo peraltro ad ottenere buoni risultati, i miei professori ritengono che greco e calcio non possano convivere... dopo molte battute scorrette in classe e convocazioni dei miei genitori hanno sostenuto che secondo loro io faccio troppe cose: o la scuola o il calcio... ma io dico, e' mai possibile che esistano ancora persone con una mentalita' cosi' arretrata e chiusa? e' mai possibile che una ragazza venga penalizzata solo perche' coltiva degli interessi sportivi e voglia anche andare bene a scuola? per loro lo sport e' un argomento tabu', per loro bisogna stare tutto il giorno seduti ad una scrivania con il dizionario aperto a tradurre greco e latino... molte mie amiche hanno dovuto smettere di andare a calcio perche' la scuola comportava un impegno troppo consistente e i professori avevano incominciato a penalizzarle... con questa mail voglio sfogarmi e fare una critica al sistema scolastico in generale: lo sport e' importante, non serve solo per fare esercizio fisico, ma serve anche per imparare a convivere all'interno di un gruppo,ad assumersi delle responsabilita', ad aprirsi agli altri, a crescere e maturare... io amo lo sport e soprattutto il calcio e non ci rinuncerei mai per qualsiasi cosa al mondo e non capisco perche' delle ragazze con la mia stessa passione debbano rinunciarci per colpa di quattro vecchi professorotti che probabilmente non si sono mai alzati dalla loro sedia! grazie per l'attenzione e scusate lo sfogo...
Bea

QUESTI COMMENTI DI PARTE (REPRISE) (febbraio 2005)

salve sono antonio censi allenatore della vigor senigallia c.f.
e' molto tardi, ho finito di cenare da poco perche' sono ritornato dall'allenamento che termina alle 22.30,spesso prima di coricarmi vado a visitare diversi siti che trattano il c.f. tra cui calcio donne net sono andato nella pagina dei commenti della serie A e con stupore ho letto il commento del mister del tavagnacco sig. Di Giusto  dice abbiamo pareggiato una partita dominata per 90' contro la "peggiore" squadra che io abbia mai incontrato, caro collega mi sento di dirle in amicizia  che non si manifestano le senzazioni come ha fatto lei non si dice la squadra peggiore dov'e' il fair play capisco il suo rammarico perche' sbagliare un rigore a 10' dalla fine e' brutto pero' nel calcio questo ci sta', vede caro collega se lei legge il commento sotto il suo noi ammettiamo tranquillamente che ci e' andata bene,ma se io avessi voluto dare sfogo alle mie idee sulla partita e sull'avversario come ha fatto lei avrei detto senza omettere nulla al contrario di lei che ha omesso di citare le nostre occasioni,che la partita ha avuto per i primi 35' una stagnazione a centrocampo dove il senigallia ha avuto un occasione clamorosa al 10' con la tagliabracci che in dribbling si e' bevuta 2 giocatrici e si e' trovata a tu per tu con il portiere magnani che ha compiuto un miracolo salvando il risultato,(lei sig.Di Giusto cosi' non gratifica le sue giocatrici) poi al 25' dopo un'azione corale la giocatrice manieri della vigor si e' trovata libera in aria pronta per calciare in rete cosa che lei fa' molto bene ma questa volta inspiegabilmente ha tentato un improbabile passaggio che ovviamente non e' andato a buon fine poi e' venuto il gol e diseguito il bel tiro da fuori area con la, bellissima parata della brunozzi,come vede caro collega il primo tempo e' stato molto equilibrato con un paio d'occasioni per ognuno con l'invidiabile differenza che voi avete avuto il grande merito di buttarla dentro,inizia il secondo tempo stranamente le mie ragazze erano ferme il movimento senza palla da parte delle vigorine latitava e per 20' minuti (e qui sono in accordo con lei) siamo stati bruttini,pero' come lei sapra' nel calcio esiste la tattica anche(non si offenda) se lei in questa partita non se n'e' accorto per mia fortuna, proprio per il fatto che non c'era movimento senza palla e di conseguenza non riuscivamo a costruire niente ho adottato un cambiamento passando dal 4-4-2 al 4-2-3-1 ho messo in campo la irmici classe '89 come prima punta ho creato una linea in piu' allungando la squadra e ho allargato la tagliabracci e la manieri che erano in pratica i veri terminali,poi si e' verificato quello che speravo cioe' che allungando la mia squadra avrei allungato anche la sua di conseguenza con le squadre lunghe non c'erano piu' i raddoppi o gli aiuti tant'e' che la manieri e la tagliabracci si trovavano nell'uno contro uno(come volevo) partendo sitematicamente alle dirette avversarie e da questa situazione e' nato il gol poi c'e' stato il rigore ma poi l'ultima occasione e' capitata ancora alla manieri con un'altro bell'intervento della magnani.
Vede caro collega per lei il nostro gol e' venuto in contropiede e invece non si e' accorto che in ogni nostro attacco dopo che ho volutamente allungato la squadra c'era addirittura una parita' numerica di 4:4 perche' cosi' facendo ho assorbito il suo centrocampo con i suoi esterni addirittura altissimi ed i centrali di centrocampo che salivano per contrastare i miei 2 mediani che giocavano poco piu' in avanti rispetto alla linea diensiva di conseguenza quando ripartivamo veloci le nostre 2 linee d'attacco formate da quattro giocatrici erano contrastate solo dalla sua linea difensiva a 4 detto questo lei puo' giustificarsi dicendo che voleva chiudere la partita ma prima di pensare di chiuderle occorre prevenire il pericolo non basta spostare i terzini invertendoli di fascia come ha fatto lei occorre abbassare anche qualche giocatrice quando e' ora poi con le giocatrici che ha in panchina tipo maria ana io avrei abbassato la squadra un po' per poi ripartire e con giocatrici come la di filippo e la tagliacarne poteva fare anche un ottimo possesso palla abbassandole nei loro ruoli naturali, fortunato lei che ha tutte queste opzioni pero' occorre usarle vede caro collega per me una partita di calcio va interpretata prima tatticamente e poi pensiamo a giocarla nella maniera piu' consona possibile.
se sono stato troppo arrogante non fa' niente meglio arroganti che antisportivi come lei.
p.s. spero al ritorno che la mia squadra non la deluda come sabato scorso anzi sto' gia' lavorando per questo.
antonio censi allenatore vigor senigallia
spero che la pubblicazione di questa mia sia messa in risalto grazie

QUESTI COMMENTI DI PARTE... (gennaio 2005)

TUTELIAMO LO SPORT. Che calcio sarebbe senza differenze di valori? Anche gli ultimi hanno senso . . . per fortuna!
Quando una ragazza della squadra, venerdì 28 gennaio 2005 mi ha portato la stampata di www.calciodonna.it/news, relativa all&rsquo;articolo scritto dalle Res Blu 92, in occasione della partita di calcio a 11 di serie C femminile, disputata a Velletri con l&rsquo;A.C. N. Velletri il 22/12/04, , sono rimasto molto perplesso, colpito forte nel leggere quanta arroganza, mancanza di rispetto, quanta grassa ignoranza del significato e dei valori dello sport, potessero emergere in poche frasi di questo articolo (allego in copia). << E meno male che si tratta di gentil sesso dove la sensibilità e la dolcezza sono componenti essenziali>>, ho pensato !
Un articolo quello, che non ha un briciolo di senso sportivo (se lo leggesse De Coubertin!), che vuole per forza trovare la notizia eclatante  per dare un risalto forzato ad una vittoria che altrimenti sarebbe normale perché disputata tra squadre di diverso livello, in una partita di calcio;  una serie di frasi che denotano ipocrisia, che colpiscono in senso offensivo chi fa sport per lo sport, chi gioca con dignità per giocare, chi comunque si allena, si sacrifica, rispetta le regole e gli avversari, è puntuale ecc.   << . . solo . . .  6 &ndash; 0 ! ! !  >> è scritto nel sottotitolo.
Ripeto: frasi che  offendono.
Certi articoli offendono non solo noi, ma tutti quelli che fanno sport perché è bello, non perché è bello esclusivamente vincere o vantarsi. Offendono quelli che giocano per la strada e nei campi di campagna, come se andare in un terreno e giocare a calcio fosse offensivo verso qualcuno! Chiedetelo un po&rsquo; a Zola che è tornato a giocare a Cagliari lasciando i fasti dell&rsquo;Inghilterra, o a Zeman che allena a Lecce in provincia perché ha denunciato il doping; o ancora a &ldquo;Carletto&rdquo; Mazzone cha fa dell&rsquo;umiltà la sua arma migliore, ed è simbolo di quel poco di buono rimasto del calcio italiano.
<< . . . veramente scandaloso per trovare il campo sportivo. . . .si fa per dire, più che altro sembrava il campo di un contadino ecc. . . . >> .  Altra  frase offensiva..
Forse chi ha scritto non sa neppure che i campi possono avere dimensioni variabili, che sono omologati dalla F.I.G.C., che hanno un indirizzo, un numero civico e anche dei riferimenti telefonici e chi arriva in ritardo è comunque in difetto, magari organizzativo se, ovviamente non ci sono motivi eccezionali: neve, incidenti ecc.).  Sicuramente chi ha scritto non sa che la RES BLU è l&rsquo;unica squadra che è arrivata 10&rsquo; prima dell&rsquo;incontro; tutte le altre, da due anni sono arrivate molto prima.
In quanto alle vigne, olivi e villette, io personalmente le preferisco agli squallidi stadi cementizi deserti, mal tenuti, fatti con i nostri soldi e spesso con appalti gonfiati!
Non aggiungo altro se non che prima di pubblicare certe cose così bene ricamate, che comunque offendono: la dignità di società; la federazione che ha omologato l&rsquo;impianto e offre tutte le indicazioni per raggiungerlo; l&rsquo;ambiente sportivo tutto: fossero ponderate e visionate da chi ne è responsabile (sia della società RES BLU che da chi le ha pubblicate).
Ricordo che la nostra, è una squadra seria, che lo scorso anno ha ottenuto il trofeo &ldquo;Lealtà nello Sport&rdquo;, ha fatto onore a tutto il settore femminile laziale.
Pur viaggiando nei settori bassi della classifica ha vinto il premio tra i più belli per il mondo sportivo, quel premio che esalta i valori universali, molto aldilà del risultato, pur importante.
Bene! Auguro a chi ha scritto il citato articolo e a chi ne è responsabile, di mettere in moto, oltre ai neuroni podalici, anche quelli cerebrali del  buon senso e della misura, insieme ad un po&rsquo; di dignità che in occasione dell&rsquo;articolo citato non è risultata presente.
In ogni caso noi, ultimi in classifica, andiamo avanti con lo stesso spirito sportivo che fin qui ci ha contraddistinto: è certo che quattro parole dette in quel modo non possono neanche scalfire i principi e i valori che ci fanno giocare a calcio: &ldquo;ad malora&rdquo;.
Velletri domenica 30 gennaio 2005
Antonello Cipriano, responsabile del Settore Tecnico dell&rsquo;A. C. N. Velletri.

QUESTI COMMENTI DI PARTE... (gennaio 2005)

Ciao Gabe ... mi succede di perdere 21 gare su 24 nel campionato di A2 scorso retrocedendo in B, perdo anche le prime 2 gare di questo campionato di B, poi finalmente un pari a Caprera sciupando un infinità di occasioni. Poi altre due sconfitte immeritate prima di un altro pareggio (con relativi sprechi di goal). Alla settima la prima strameritata vittoria di goleada con il Sulcis ... arrivo al dunque: ottava giornata gioco a Pisa e perdo per 4 a 2, nona giornata gioco col Pro Bergamo e pareggio 2 a 2, in entrambi i casi mi tocca di leggere sui quotidiani e su calciodonne.net commenti di parte, privi di qualsiasi senso obiettivo per quanto accaduto in campo e soprattutto assenti di spirito autocritico.
Come ben sai abbiamo una squadra giovanissima composta di ragazze che hanno sposato un progetto fatto di lavoro, batoste, lavoro, ancora batoste, ancora lavoro e soprattutto fiducia nella Società da me presieduta, Società che merita rispetto e che difende le prestazioni e i sacrifici delle proprie atlete. Non ho mai avuto difficoltà a riconoscere i meriti di chi mi sono trovato davanti in questi anni e forse è anche per questo che mi è capitato di arrivere in serie A. Per chi vuol togliersi la soddisfazione di vedere cosa è successo realmente in campo nelle ultime due gare ci sono i video che tutte le Domeniche registriamo per motivi pubblicitari ma anche per rivederci e migliorarci e che evidenziano chiaramente che contro il Pisa, non solo non meritavamo di perdere ma se c'è stata una squadra che ha giocato, creato e sprecato questa è stata la mia e solo la maggior esperienza e l'aiuto della dea bendata ha fatto si che il Pisa si prendesse l'intera posta. Contro il Bergamo i regali dell'arbitro ( i due rigori che ci hanno concesso e l'arbitraggio casalingo ) proprio non l'ho visto e ti dico che le mie ragazze, giovani e inesperte, ne hanno toccate di santa ragione e che di rigori ce n'era almeno un altro sempre su Garofalo lanciata a rete senza ostacolo alcuno tra lei e il portiere ospite ( 15 minuti alla fine sul 2 a 2 ). In sostanza vorrei che chi scrive i commenti imparasse a rispettare anche il lavoro e il sacrificio di chi si trovano davanti alla Domenica ... per quanto mi riguarda sono sempre stato abituato a guadagnarmelo sul campo e con i fatti ma mi spiace veder le mie ragazze al Martedì all'allenamento imbronciate per i commenti letti.
Alessandro Pistolesi 

QUESTI COMMENTI... (gennaio 2005)

Volevo fare un  piccolo appunto sul commento della partita Livorno-Riozzese giocata a Livorno il 9-1-05. Io gioco negli amaranto e la partita non è stata proprio cosi..il nostro è stato agonismo e non voglia di fare rissa o scorrettezza nei confronti delle avversarie.il loro gol è venuto su un rigore sacrosanto, ma a noi ne è stato negato uno e sinceramente il nostro pareggio è stato bellissimo : Iannella meritava qualcosa di piu di qualche parola molto sbrigativa in ultima riga.. al 94esimo quando ormai la benzina era finita per tutti (anche per me) Iannella da centrocampo si è bevuta tutta la difesa e ha pareggiato praticamente da sola, senza rimpalli, ma con dribling "puliti"e con un diagonale preciso.la nostra non è stata solo fortuna. Abbiamo anche la registrazione della partita ripresa dalle tribune, quindi credo di non aver detto che la verità. Complimenti comunque alla Riozzese perche secondo il mio modesto parere è la squadra piu forte che ho affrontato in questo campionato.
Grazie per l attenzione dedicatami.un saluto.
Elisa Passaglia

SANSEVERINESE: STENDIAMO UN VELO (dicembre 2004)

Cara P, mi fa  davvero piacere  leggere la  replica  (quasi) anonima a  quanto da me scritto&hellip; è  giusto , infatti, avere l&rsquo;esposizione ed il punto di vista  dell&rsquo;altra parte per consentire a tutti di avere un quadro completo in casi come questo. Credo fermamente che la contro analisi  è un toccasana, perché  aiuta a crescere,  a migliorarsi e  a volte  a  rafforzare le proprie convinzioni. Infatti , alla luce delle mie conoscenze, dei fatti, delle circostanze, dell&rsquo;incarico conferitomi dal Presidente  Avv. Mauro Iannone che non potrò mai ringraziare abbastanza per la sua disponibilità verso tutti,  non posso che rimanere convinta di non aver fatto assolutamente nulla di  male . Anzi, ho semplicemente messo in pratica quello che è il principio  fondamentale  di chi espone i fatti, l&rsquo;essere  trasparenti ,  oggi una virtù di pochi. Vi inviterei  a leggere qualche articolo  pubblicato  da addetti stampa  sportivi riguardanti squadre  di calcio o di volley ,   con  episodi simili  e che hanno fatto praticamente la stessa cosa ed anche in maniera veramente poco elegante. Per  quanto mi concerne, non voglio assolutamente essere  una prima donna del calcio femminile in quanto non lo pratico, come ben sapete,  ma lo seguo solo per passione  sportiva e per  scrivere di sport, come ho sempre  fatto in passato per altre realtà.  Spetta  a voi giocatrici di calcio, veterane,   essere &ldquo;prime donne&rdquo; in campo. Circa, invece, la mia non presenza fisica in campo a Pregiato perché  impossibilitata  a raggiungere la squadra,  la stessa è stata ampiamente sostituita  via telefono  grazie alla collaborazione di  un esponente della società che mi ha informata  minuto per minuto della gara.  Relativamente  invece all&rsquo;affermazione di &lsquo; essere portavoce di qualcuno  etc  etc &rsquo; , dell&rsquo;illazione sui miei collegamenti interpersonali e quanto altro da asserito,  in tutta onestà  e di tutto cuore, lascerei giudicare  a chi mi  legge  da  tempo, a  chi mi conosce veramente dal punto di vista professionale ed  ha apprezzato il  mio essere integerrima &hellip; stenderei quindi un velo  su questa  affermazione.
Auguri di Buon Anno   a Tutti Voi, di Prosperità e Gioia!
L&rsquo;ADDETTO STAMPA  LAURA SENATORE 

SANSEVERINESE: I FATTI VOSTRI (dicembre 2004)

Cara P. non conosci i componenti della tua societa' calcistica dove giuochi? Ti voglio ricordare che la signora Senetore e' un tuo dirigente e per le sue capacita' nel scrivere e' sata nominata addetto stampa.Un consiglio da non pagare nulla: se devi parlare dici la verita' oppure stai ZITTA! un consiglio da un amico che ti conosce molto bene e conosce l'ambiente dove fai sport....una societa' pulita e senza fini viziosi! Buon Anno !
Bruno

SANSEVERINESE: PICCOLA  RIESAMINA  DEI  FATTI, PER  SPIEGARCI  MEGLIO&hellip; (dicembre 2004)

Nulla  va  tolto alla verità, alla realtà delle cose, perché la vera  cronaca sportiva nasce  dai fatti prodotti e vissuti in una squadra  di calcio e dai fatti ne scaturiscono  la notizie, il nutrimento di chi scrive. Non sempre purtroppo gli addetti stampa sono  portavoce  di  eventi  piacevoli e spesso  molti sono i &lsquo;dispiaceri&rsquo;  che nascono  quando si leggono parole amare, che trafiggono i caratteri, le personalità ed i cuori di chi legge. Questo è il risvolto della medaglia  ed a  volte solo  poche comprendono il vero messaggio del giornalista,  di chi al cospetto di un avvenimento  si trova  a  lottare con il desiderio di non nascondere nulla e quello di nascondere per evitare dissapori.   Sento  senza dubbio di aver ben svolto il mio ruolo, quello attribuitomi  dalla Società e dal Presidente Iannone  persona  ligia e stimata,  un esempio  pulito della città cui appartiene, da sempre  prodigo per migliorare la realtà  che lo circonda, che si è  esposto   in prima linea mettendo su una squadra  di calcio femminile  con l&rsquo;intento  di creare un  punto di incontro  sportivo pulito,  semplice e  per questo ammirevole.
Sento il dovere, in virtù di quanto  appena detto  ed in quanto ritengo  essere innanzitutto una persona  limpida, rispettosa dell&rsquo;operato altrui e veritiera portavoce della US SANSEVERINESE  FEMMINILE ,  di spiegare  che non era assolutamente  mio intento offendere gli animi  ma  esporre solo  un avvenimento in qualità  di addetto stampa come  da sempre  ho  fatto, con meriti e non demeriti, per altre realtà  sportive alle quali ancora sono legata.  Mi scuso quindi con chi si è sentito offeso per qualcosa che non ha fatto. Spero  di aver  chiarito la mia posizione a chi ne aveva bisogno e a chi, magari, ha giudicato frettolosamente.
Auguro a tutte le ragazze della mia squadra, i componenti della Società, lo sponsor LONGO E BOSCO di Salerno  e ai sostenitori tutti i MIEI MIGLIORI AUGURI DI BUON NATALE E OTTIMO ANNO NUOVO!!
L&rsquo;ADDETTO STAMPA LAURA SENATORE

SANSEVERINESE: DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA! (dicembre 2004)

Questo comunicato vuole essere una risposta a quanto affermato dall&rsquo;addetto stampa della US. Sanseverinese Laura Senatore.
Ci sdegna e ci abbatte che al ruolo di giocatrici dobbiamo a volte frapporre la necessità di difenderci da accuse gravissime, gratuite, infondate.
Non ci sembra giusto che un simile articolo debba essere reso noto a tutti senza rendere merito chiaramente agli accordi precedentemente presi tra la società e le calciatrici. In qualsiasi diverbio è giusto che entrambe le parti abbiano la possibilità di addurre le proprie ragioni, scelte, decisioni in modo tale che chiunque possa farsi una sua opinione personale. Ma forse l&rsquo;obiettivo di chi ha rapporti solo ed esclusivamente con l&rsquo;allenatore e che tra l&rsquo;altro non sarebbe neanche tenuta a conoscere accordi presi con il Presidente in prima persona, era proprio quello di veicolare opinioni e giudizi.
Tali accordi prevedevano rimborsi per le effettive spese sostenute dalle calciatrici per recarsi agli allenamenti e alle partite. Gli stessi rimborsi furono offerti e promessi, in tempi non lontani e prima dell&rsquo;inizio del campionato dallo stesso Presidente il quale garantiva il suo appoggio incondizionato per ogni spesa sostenuta dalle atlete che nulla volevano guadagnare se non permettersi la possibilità di praticare una passione.
Siamo state accusate di mancanza di pazienza, di non saper aspettare ma sfugge forse che l&rsquo;accordo prevedeva un rimborso mensile&hellip; e di mesi ne sono passati ben quattro!
Dopo le sollecitazioni che non hanno sortito alcun risultato, l&rsquo;ultimo tentativo possibile per ottenere attenzione sembrava essere una protesta più eclatante quale il rifiuto di scendere in campo, per ottenere quello che ci spettava prima dell&rsquo;incontro del 12/12/04, sicure di un riscontro positivo che avrebbe riportato uno stato di equilibrio prima della gara stessa.
La crisi dello spogliatoio di cui parla l&rsquo;addetto stampa è smentita fortemente in quanto tutte le giocatrici si sono schierate al fianco delle compagne.
Forse è proprio la signora Laura Senatore a voler prendere il posto di &ldquo;prima donna&rdquo; nel mondo del calcio femminile entrando nel merito di situazioni che non sono di sua competenza. L&rsquo;addetto stampa, infatti, ha il compito di riportare ciò che avviene sul terreno di gioco ma Lei, soprattutto in questo caso non poteva farlo in quanto assente all&rsquo;incontro. Ciò fa pensare che il suo ruolo sia quello di prestanome a qualcuno che non ha il coraggio o al quale non conviene parlare in prima persona.
Ci sembra che la signora Senatore voglia fare fin troppo parte di queste beghe visto che si permette di fare pressione sulle giocatrici anche mediante SMS e telefonate varie.
La società sapeva bene a cosa andava incontro acquistando calciatrici di paesi limitrofi, anche perché i patti erano stati fatti all&rsquo;inizio, ma evidentemente non sapeva di non poter portare avanti gli impegni assunti. Ci sembra autolesionistico, tra l&rsquo;altro, che la stessa signora Senatore affermi che i dissapori di cui si sta parlando siano scaturiti da &ldquo;impegni societari non immediatamente rispettati&rdquo;!
Forse la signora Senatore pensa che la Società abbia assoldato delle squallide mercenarie e non delle giovani studentesse o lavoratrici con la pura passione del calcio.
&hellip;E ANCORA&hellip;
&hellip;Il gesto fatto in sede di allenamento sapeva tanto di contentino per sedare gli animi ma non aveva nessuna intenzione di portare a conclusione una fase di stallo che andava avanti ormai da mesi.
&hellip;Chiaro ed evidente il disappunto delle ragazze per il deprecabile comportamento della società dalle quale ci si aspettava non tanto, ma solo il rispetto dei patti e maggiore chiarezza e dialogo.
&hellip;A parte le ragioni o i torti per quanto accaduto, resta fortissimo il disgusto delle ragazze che si vedono giudicate da persone del tutto estranee che non conoscono fatti, che assistono ad una squadra allo sbando solo per le scelte tecniche che, tra l&rsquo;altro, dovrebbero essere indipendenti agli accordi tra società e giocatrici.
&hellip;Per quanto riguarda poi la gara contro la Cavese femminile è meglio farli questi commenti in quanto riteniamo che la responsabilità della sconfitta non sia soltanto imputabile alle calciatrici .
&hellip;La gratitudine? Non vorremmo commentare ma ci sentiamo di dire che giocavamo prima e continueremo a giocare perché non ci ha scoperte certo la Sanseverinese visti i trascorsi di molte giocatrici&hellip;
&hellip;Senza la forza della moneta è proprio vero che non gira niente. Noi, però, ci muoviamo ancora e nonostante l&rsquo;ultimatum siamo scese in campo per dimostrare una volta di più, semmai ce ne fosse bisogno, che il nostro obiettivo principale è il divertimento più sano e genuino e non un fantomatico &ldquo;assegno bancario&rdquo;. Quindi è solo la moneta che resta ferma senza una valida e oggettiva motivazione.
A differenza di Maradona (pochi non sanno che è una leggenda del calcio argentino e non italiano&hellip;) non possiamo dire che si guadagna tanto perché ci rimettiamo tantissimo.
&hellip;Ed è meglio che ci fermiamo qui,&hellip;cara signora Senatore&hellip;anche di Lei si sa tutto!
P. - LE CALCIATRICI

PER QUALCHE CHILO IN PIU' (dicembre 2004)

Che amarezza!.questo messaggio non vuole essere un atto di polemica ma solo un momento di sfogo di una madre che vede sua figlia profondamente triste.
Lei ha un grande amore per il calcio ed è la sua passione giocare. Ma  un grave infortunio  al ginocchio la fatta stare ferma per due anni: quest'anno ha ricominciato ma essendo aumentata di peso non viene mai fatta giocare se non gli ultimi minuti di partita quando il risultato è già determinato. Mi viene spiegato che con quel "fisico" non può giocare.
Voglio ricordare che la ragazza ha 16 anni e quindi ha un età particolare.
E allora mi chiedo quale sia lo scopo di di una società. Aiutare ragazze ad acquistare fiducia ih stessa e a crescere e imparare a stare in gruppo oppure lo scopo "vero" è quello di vincere ad ogni costo magari con l'aiuto di qualche ragazza di categorie superiori nelle partite considerate più difficili.
Sono molto amareggiata del comportamento dell'allenatore e della società considerata sul territorio un esempio di sportività visto che riceve anche premi per questo.
La realtà vi assicuro è molto diversa.
Mi auguro che si accorga presto che è ora di andarsene e cercare spazi più umani e comprensivi. E poi oggi a me e domani a te.(qualcuno capirà) Grazie e scusate se sono stat lunga ma è una cosa che mi sta molto a cuore
Una mamma

CAMPANILE ZERA (dicembre 2004)

Ci risiamo... questa volta il castrezzato ha perso e il franciacorta ha vinto, onore e merito alla squadra di erbusco ma dire che il rigore per il castrezzato non c'era ha dell'incredibile, dire poi che nemmeno i presenti del pubblico non hanno visto, be, è quasi comico, a loro non andava bene nulla, nemmeno quando l'arbitro fischiava a favore della loro squadra: che pubblico, volgare, pesante e offensivo per tutta la durata della gara e che arroganza, da non credere alle proprie orecchie...e poi tornando al rigore, il difensore del franciacorta è stato bravo a nascondere bene il tocco di mano... peccato che non si è accorta dell'arbitro girato esattamente dove doveva...sicuramente non è stato plateale, questo è vero ma il tocco ha deviato nettamente la palla, quindi....ok, il gioco è gioco e ripeto onore al franciacorta ma i tifosi li boccio pienamente anche perchè le ragazze della squadra erbuschese sono state notevoli per sportività, mai una parola fuori posto e avere un tifo del genere non fa assolutamente bene allo sport
Zera

BERGAMO: PRO E PRO (ottobre 2004)

In riferimento alla lettera del sig. Cesari (Presidente della Pro Bergamo) ci tengo a chiarire che nessuno mette in discussione la storia della società e le capacità dirigenziali di un club bergamasco che ha tutto per fare bene.
Un saluto particolare alle numerose ragazze che hanno scelto di indossare la maglia della Pro Bergamo avendo avuto la fortuna di conoscere e apprezzare le loro qualità calcistiche e umane... in bocca al lupo ragazze!
C.M.

...E SI RITORNA SULLA MATUZIANA (ottobre 2004)

Risposta alle RAGAZZE SENZA NOME !!
Sono Tiziana Ferreri e innanzitutto firmo personalmente ciò che dico e scrivo, cosa che le ' presunte ragazze della Matuziana' non fanno.Io penso che addirittura non ne sappiano nulla di quanto scritto su calciodonne! Il rapporto con le mie ex compagne è magnifico e non è mia intenzione rovinarlo. Qualcuno probabilmente cerca di farlo in modo puerile e poco intelligente ma si sta solo dimostrando come da me descritto. Non ho bisogno di calciodonne per esprimere un mio pensiero in faccia e non sono assolutamente invidiosa; le mie gioie, quelle vere, le ho già in famiglia! Saluti Presidente.
Qualunque risposta alla mia non verrà mai più controbattuta, se qualcuno ha qualcosa da dirmi sa dove trovarmi.
 Ringrazio la Redazione per questo mio intervento.
Tiziana Ferreri

BERGAMO: PRO E "CONTRO" (ottobre 2004)

In allegato alla presente trovate un articolo in cui espongo delle precisazioni in merito all&rsquo;articolo pubblicato sul giornale L&rsquo;Eco di Bergamo  a pagina 45 nell&rsquo;edizione di domenica 10 ottobre 2004.
Vi sarei grato se vorreste pubblicarlo al fine di rendere &ldquo;giustizia&rdquo; a tutti coloro che assieme a me hanno duramente lavorato in questi anni per ottenere i risultati sin qui acquisti dalla nostra squadra.
Certo che vorrete condividere con me quanto esposto nell&rsquo;articolo, e in attesa della sua pubblicazione, porgo i miei più cordiali saluti.
Giuseppe Cesari
L&rsquo;ORGOGLIO DELLA PRO BERGAMO FEMMINILE
Permettetemi di congratularmi con la Vostra redazione per l&rsquo;ampio spazio che avete dedicato al settore del calcio femminile della nostra provincia nell&rsquo;edizione di domenica scorsa.
In merito all&rsquo;articolo pubblicato sull&rsquo;Eco di Bergamo di Domenica 10 ottobre u.s., titolato &ldquo; Serie B: Pro Bergamo ambiziosa in organico numerose ex dell&rsquo;Acf&rdquo;, in qualità di Presidente, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni in merito.
Anzitutto, voglio precisare che la Pro Bergamo, è sicuramente la  squadre più longeva nel panorama calcistico femminile della provincia di Bergamo, e come si suol dire, ha raggiunto la Serie B dopo una lunga gavetta, che l&rsquo;ha vista partecipe e sempre protagonista dai campionati a sette del CSI fino alle promozioni che l&rsquo;hanno condotta al traguardo attuale della Serie B.
E a tal proposito mi sento in dovere di rimarcare che, il ripescaggio d&rsquo;ufficio, si è concretizzato dopo che per ben quattro volte siamo giunti 2° in classifica nel campionato di serie C. Quindi un ripescaggio che considero più che &ldquo;d&rsquo;ufficio&rdquo;  di &ldquo;merito&rdquo;.
Per quanto attiene poi  all&rsquo;elenco delle giocatrici ex Acf, per dovere di cronaca, le giocatrici Veronelli e Bonzanni avevano già militato nelle scorse stagioni nella nostra rosa, e quindi possiamo a tutti gli effetti  considerarle ex Pro Bergamo e non Acf.  E comunque  da sempre le rose delle squadre subiscono variazioni ogni anno sia per giocatrici che vengono cedute o svincolate che per innesti di nuove giocatrici nel tentativo di rendere ogni anno più competitive le relative rose, ma non per questo dimenticando la propria identità.
A tal proposito e solo per dovere di cronaca la rosa che è scesa in campo domenica scorsa contro il Bologna C.F., ( che ci ha visto vittoriosi per 1 -0 fuori casa), schierava solo due giocatrici dell&rsquo;ex Acf.
I due preparatori sig. Medolago e Taiocchi, in realtà non svolgono un lavoro di preparazione atletica ma solo di consulenza.
Sicuro che le mie ragazze daranno, come sempre, il meglio di loro per disputare un campionato che mi auguro ci vedrà tra le protagoniste, auguro a tutte le squadre bergamasche di disputare un buon campionato all&rsquo;insegna dei più alti valori sportivi che da sempre ci contraddistinguono.
Quanto sopra al fine di riconoscere i giusti meriti di tutti coloro che in questi anni, grazie alla loro dedizione e al loro costante impegno hanno permesso alla nostra squadra di raggiungere gli attuali traguardi.
Il Presidente Giuseppe Cesari

CASO SKY: BAGNI CI PRENDE IN GIRO (ottobre 2004)

Caro "direttore",
ti invio questa mia email per protestare vivamente dopo l'infelice battuta di S.Bagni durante l'incontro tra Juventus e Maccabi. Infatti durante l'incontro il giornalista di Sky ha raccontato l'esperienza dell'arbitro dicendo che aveva arbitrato di recente sei partite di calcio femminile, a questo punto il co-conduttore Salvatore Bagni ha fatto una risatina sarcastica e poi ha detto " finalmente adesso è nel calcio che conta". MA VI SEMBRA VERO???
Vorrei dire al sig.Bagni che il calcio che conta è proprio quello dilettantistico:senza milioni di euro, senza sponsor miliardari, senza diritti TV, senza intrighi e senza scandali. Lo sport vero è QUESTO!!
Comunque vorrei che anche la tua redazione inviasse una protesta a Sky per il comportamento di un collaboratore.
Grazie per il vostro lavoro,
Marco Costantini Firenze
Risponde Gabe: Bagni mi è sempre stato antipatico fin dai tempi della vittoria a tavolino del Napoli a Pisa (calcio maschile di un po' di anni fa), purtoppo se dovessimo lanciare crociate ogni volta che ci prendono in giro non faremmo altro. E in quanto agli intrighi... be' cambiamo argomento. Secondo me quello che dobbiamo fare è semplicemente andare avanti, e non prendere in considerazione quelli che ridono. I fatti ci daranno ragione.

COMUNICAZIONE TECNICA (ottobre 2004)

A "un gruppo di tifosi" che non si firma e non mette nemmeno un mittente, dico che se vogliono avere spiegazioni su alcune mancate pubblicazioni, inseriscano almeno un vero mittente e così ne parliamo per posta elettronica.
Gabe

NUOVE RISPOSTE DELLA MATUZIANA (settembre 2004)

Spettabile Redazione di Calcio Donne Net.
Faccio seguito alla lettera del 24 c.m. in quanto in detta lettera analizzando il contenuto dello sfogo della Tiziana Ferreri  in particolar modo rilevo un profondo astio da parte dell'atleta nei confronti del nostro allenatore Stefano Faraldi. Ritengo perciò doveroso nella mia qualità di presidente della squadra, e non solo a titolo personale, ma anche in rappresentanza di tutti gli organi societari, delle calciatrici, degli sponsor e dei VERI tifosi che ci onorano della loro predilezione, intervenire decisamente a tutela del buon nome del nostro allenatore, dato che sono state dette falsità e per di più alle spalle (su internet) invece che personalmente, come una persona schietta dovrebbe fare. Il nostro allenatore ha saputo dimostrare sul campo di essere superiore agli indecorosi pettegolezzi espressi purtroppo anche sulle vostre pagine. Faraldi con lealtà e sincerità ha conseguito risultati di prestigio che hanno portato la società al vertice del calcio ligure. E' facile infangare chi con spirito di abnegazione e profondi sacrifici dedica tutto se stesso per permetterci di raggiungere prestigiosi traguardi. La società vuole con ciò garantire al NOSTRO allenatore e alle NOSTRE atlete di lavorare nella massima serenità, non diamo adito a che ci vuol male di turbare con maldicenze il nostro ambiente. Forza Mister, Forza ragazze dimostriamo sul campo di essere superiori, e non curiamoci di quello che gli invidiosi scrivono contro di noi. Ringraziando la redazione per questo mio ultimo intervento, con stima il
Presidente Salvatore Manno

MATUZIANA: LA PAROLA AL MARITO DELLA BANDIERA (settembre 2004)

Spett.le Redazione di calciodonne.net
Con la presente premetto che non è mia intenzione intaccare l'onorabilità della Dirigenza Matuziana.
Sono Agostino Cugge, marito di Tiziana Ferreri. Mi sento in dovere di chiarire alcuni punti di una replica fatta dalla Matuziana '91 nella persona del Presidente Manno, letta sul vostro sito. Chi mi conosce sa che normalmente dico quello che penso e purtroppo (come mia moglie!) me ne rammarico, ma al tempo stesso non mi fa perdere una notte di sonno. Il rapporto personale avuto con la Matuziana è stato complessivamente positivo .Ricordo che il nostro ritiro precampionato era allenarci dalle 22:00 alle 23:30 sopra i campetti del Comunale di Sanremo con divise 'recampate 'un po' qua e la o vecchie degli anni passati; i palloni erano alquanto ovali e costantemente sgonfi; le casacche erano... quelle prestateci dal mitico 'Pino il barbiere'. Parlo del 1996/97 ed era il primo anno di Manno Presidente al quale bisogna rendere merito dei progressi e dei risultati fin qui ottenuti dal Team sanremese. Però... ci si dimentica spesso dei sacrifici fatti per la Società. Non mi riferisco particolarmente al sottoscritto che riceveva almeno un doveroso rimborso spese! Ma guardate... solo chi ha allenato o ha fatto il dirigente nel Femminile può capire cosa vuol dire riuscire a trovare in quegli anni a Sanremo 18 ragazze pronte a girare la Liguria in serie C! Ecco, vorrei che i Dirigenti a cui si riferiva mia moglie facessero mente locale su queste riflessioni strettamente personali e capissero il legittimo sfogo di Tiziana su calciodonne. Signori miei avete gestito malissimo la situazione. Non dovevate entrare nel discorso tecnico ma far capire a TUTTI che non si può  trattare cosi un atleta che ha dato tanto ai colori matuziani. Tutto qui. E' chiaro che spetta al mister mettere in campo la squadra e formare la rosa. Sicuramente non è stata perseguitata fisicamente, ci mancherebbe, ma penso che con un po' più di buon senso da parte di tutti si sarebbe potuto non ricucire, ma far nascere un rapporto che avrebbe sicuramente giovato ad entrambi i personaggi in questione. Ovviamente non adesso ma a tempo debito.
Tengo a precisare che quando si è parlato del saldo economico si è parlato di rimborsi spese di fino a due anni prima ed insomma... sorvoliamo! (E' anche vero che ci sono persone che i rimborsi non li hanno mai riavuti e non intendo parlare di pendenze con la Matuziana, sia chiaro!)
Mentre per quanto riguarda il foglio di trasferimento a costo zero... perdonatemi ma mi viene da sorridere!
Ci vogliamo ricordare chi UFFICIALMENTE era il Mister della promozione in A2?
Non sono affari personali perchè la gente deve sapere che non sono tutte rose e fiori... anche se siamo a Sanremo !
Vorrei infine  inoltre ricordare che la Matuziana è in serie A anche grazie al duo Castagna-Toscano che nessuno menziona mai...
Con affetto per il Presidentissimo Manno,
Agostino Cugge
P.S.  Non abbiate timore nel pubblicarlo!

LE RAGAZZE SENZA NOME (settembre 2004)

Le polemiche, di certo, non hanno mai arricchito nessuno; decisamente fanno notizia e suscitano semplice attenzione superficiale di chi ne vuole essere "protagonista", poichè non ha altro da fare nella propria esistenza.
E' ammirevole definirsi Bandiera (sicuramente non del buon stile sia come donna che come atleta) per strumentalizzare un mezzo pubblico al fine di attaccare il proprio ex responsabile tecnico.
Il ruolo del mister va decisamente rispettato, già nel momento in cui si fa parte di una società calcistica. La responsabilità (o meglio la  normalità) consiste nel fatto di attuare scelte tecniche, dove esiste una selezione naturale delle migliori diciotto atlete per la convocazione ufficiale.
Utilizzare una sorta di lettera aperta per infangare una persona è puerile e poco intelligente, oltrettutto nei confronti di un uomo che è decisamente preparato, ambizioso, determinato e forse un po' matto nel voler dedicare tutto ciò al calcio femminile.
Queste due righe vogliono essere semplicemente un ringraziamento nei confronti di chi ci permette di vivere un'avventura unica,c he evidentemente molte persone ci invidiano.
Grazie Mister Faraldi, grazie Matuziana Sanremo.
LE RAGAZZE DELLA MATUZIANA.
*Nota della redazione: questo messaggio è di fatto anonimo, in quanto non aveva mittente. Abbiamo lo stesso deciso di pubblicarlo per non "sbilanciare" il dibattito.

PER UN PUGNO DI EURO (settembre 2004)

Senza troppi preamboli, volevo rispondere all'ironia travolgente del presidente del Matuziana Salvatore Manno, che ha commentato il mio articolo e una mia frase ricordando che, dopo la partita contro di loro, io mi sono avventata con la bava alla bocca sui i miei premi partita...
Era un'occasione ghiottissima di vendicarmi con gli ex dirigenti,che hanno causato gravi scompensi nello spogliatoio e reso ogni allenamento a S.Remo una tortura per gli occhi e per lo spirito. Nella mia piccola, forse insignificante carriera non ho mai sottomesso il mio divertimento all'aspetto economico. La busta con quel premio partita aveva un significato diverso per me come per tutte le altre:rappresentava un gesto di sfida prefettamente regolare....
PS: Teoricamente ci sarebbero 2 anni di rimborsi spese in arretrato che lei ha sciaguratamente dimenticato e io non ho piu' richiesto.
Faccia il presidente davvero,e il ruolo di "giornalista" lo affidi a chi di dovere.
Martina 85

TUTTE LE RISPOSTE DELLA MATUZIANA (settembre 2004)

 Spett/le Redazione di calciodonne.
 Sono Salvatore Manno, presidente della &ldquo; Pol. MATUZIANA SANREMO,&rdquo; e vorrei approfittare della gentile disponibilità della vostra redazione, per rispondere a tutti quelli  che hanno scritto delle inesattezze e solo cattiverie, nei confronti della società da me presieduta ed alla mia persona quale presidente.
 Personalmente sono contrario alle polemiche,  perché non sono per nulla costruttive  ma servono solo a creare  disagi ed amarezze. Finora avevo sorvolato su tutte le cose scritte contro la mia società,  onde evitare  ulteriori polemiche, ma poiché le vituperie nei confronti della Matuziana continuano,  il vaso è &hellip;traboccato, per cui è giusto chiarire alcune cose, per  chiarezza.
- Risposta a Saluto alla bandiera di Tiziana Ferreri
 Non è veritiero il fatto che la società non ha avuto riconoscenza nei suoi confronti, in quanto,  gia nello scorso campionato, la calciatrice non aveva avuto un buon rapporto con l&rsquo;allenatore, il quale, sollecitato dalla società, nella corrente stagione,il mister  ha puntato su una squadra giovane ed ha ritenuto che  l&rsquo;atleta non rientrava  nei piani della prima  squadra per cui non l&rsquo;ha convocata per il ritiro precampionato. Cosa vi è di strano?, succede in tutte le squadre. In ogni  caso, la società  nel saldare  il suo avere economicamente, le ha proposto altre alternative e precisamente di far parte del gruppo che parteciperà al campionato regionale di serie C e fissare un incontro per ricucire le incomprensioni con il tecnico, ma la predetta ha rifiutato. Senza nulla pretendere,  le è stato consegnato il foglio di trasferimento  (foglio  verde),  per cui  a costo zero, le è stata data facoltà di  andare nella squadra ingauna di Alberga.
Infine, tengo a precisare, che da quando sono presidente della società Matuziana (circa 7 anni)  ne personalmente ne alcuno del Consiglio Direttivo, è mai intervenuto  nelle scelte tecniche  degli allenatori che hanno diretto le squadre della società, cosi come aveva fatto quando anche il marito della Ferreri è stato allenatore della prima squadra della società. D&rsquo;altro canto, credo che sia giusto cosi.
- Risposta a Il vaso traboccato di un gruppo di tifosi.
Se il gruppo di tifosi che ha contestato  la lettere del sig. CAZZIN, Vice Presidente della società Matuziana,  si documentasse meglio delle situazioni interne nostre che sono sempre alla luce del sole, non direbbero che il vaso è traboccato. Forse è vero, ma dalla parte opposta.
Il sig. Cazzin  credo che intendeva definire &ldquo;traditrici&rdquo; le ragazze  che non avevano più firmato per la società, non in senso dispregiativo, ma  solo perché  le predette fino a pochi  giorni prima dell&rsquo;inizio del ritiro, avevano  dato la loro disponibilità a giocare per noi con richieste accettate dalla società, poi, invece, all&rsquo;improvviso, forse per mettere in difficoltà la società, e per aumentare il dispetto, hanno dato il diniego, motivo per  cui, la Matuziana, secondo &ldquo;il gruppo di tifosi&rdquo; si è dovuto rivolgere &ldquo;a quelli  che ha potuto trovare nella piazza&rdquo;.  Ma forse è meglio cosi, perché il rendimento  delle ragazze è ottimo e siamo contenti di tutti loro.
Il perché la calciatrice COPPOLINO  ha firmato  (seppure in prestito)  con la nostra società, non sono cose che riguardano i tifosi di Genova.
Vi è da precisare che nessuno delle ragazze (già del Varazze), che non giocano più con la nostra  società, sono creditrici, accordi economici compresi:  Noi non siamo debitori con nessuna atleta (matrici di assegni controfirmate dalle atlete),  le quali sono sempre state tenuta  nella giusta considerazione,  e non abbiamo mai fatto piangere nessuno negli spogliatoi.  Semmai è la società che lamenta sul conto di qualcuna, un comportamento poco sportivo e consono ad una atleta.
Il gruppo di tifosi, si sono documentati su quanto ha fatto la società durante tutta la stagione? perché non si informano  presso la ditta  trasporti  SCAGNELLI di Genova, quanto ci è costato il pulman locato per il trasporto delle atlete da Genova a Sanremo e ritorno, rifocillandoli prima del ritorno alle proprie abitazioni.
- Risposta a Dante Alighieri ecc.ecc. di R.C.
 Il sig. Sergio Cazzin   V.Pres. della Soc. non assassina la lingua italiana nel dire (a modo suo) ciò che pensa, tanto non deve scrivere La Divina commedia,  ne tanto meno infanga nessuno, ma è rimasto molto amareggiato per il modo in cui  si sono comportati   tutti quelli  che non hanno  voluto  più indossare la casacca della Matuziana.
- Risposta a  Ancora sulla zavorra negativa. Di M.B.-85
Meno male che si è trincerata dietro  una sigla, e che quello che ha scritto rappresenta una sua  opinione, guarda caso confermata da tutte le sue compagne. Ciò cosa sta a dimostrare che da quando è arrivato il gruppo proveniente dal Varazze,  o si faceva come volevano tutti loro, o altrimenti   mettevano  la società in difficoltà. Non è cosi?  E  poi è la dirigenza pusillanime? Per affermazione di M.B.&rsquo;85 &ldquo;nel calcio femminile, dove l&rsquo;aspetto economico è irrilevante, bisognerebbe dimostrare un po&rsquo; più di rispetto per chi gioca trascinato dalla sola passione&rdquo;, perché domenica 19/09/04 terminata la gara Matuziana &ndash;  Sampierdarenese sei corsa a prendere i premi partita della tua ex società?
- Risposta a Lealtà e sincerità di  Torino 86
Gentile ragazza di Torino, Lei non capisce alcuni comportamenti della Società Matuziana, che ha fatto si che il gruppo di ragazze di Genova che ci avevano fatto arrivare in alto (non sono state solo loro)  se ne siano volute andare: Ad essere sinceri, non l&rsquo;ho capito nemmeno io:
Comunque, tengo a precisarle che da parte nostra, non manca né la lealtà ne la sincerita.
- Risposta a &ldquo;I PARTICOLARI OMESSI DALLA  MATUZIANA  di  Danilo
Mi fa piacere che Lei sia un tifoso della Soc. Matuziana e la ringrazio di cuore, ma  haimè, il fatto che lei non è d&rsquo;accordo  ad alcuni particolari della società, mi spiace, ma non posso farci nulla. Comunque, essendo  Lei al di fuori della vita quotidiana della società, non credo sia  in grado di  giudicare o valutare  sui particolari omessi.
 In ogni caso , e questo oltre che per Lei vale anche per tutti quelli hanno scritto che  causa il gruppo delle ragazze di Genova, noi siamo saliti in A2, &ldquo;NON SONO ASSOLUTAMENTE D&rsquo;ACCORDO&rdquo;
Prima perché dalla serie C alla serie B, ci siamo arrivati  senza  l&rsquo;apporto del gruppo Genovese, poi  se detto gruppo non fosse stato  collaborato dalle nostre ragazze, ma  solo per merito loro, non saremmo arrivati cosi in alto. Infine DULCIS IN FUNDO, malgrado tutto quello che pensano le ragazze del gruppo genovese e rispettivi genitori, tifosi ecc, ecc, senza questa  dirigenza di cui mi onoro di presiedere, NON  saremmo arrivati cosi in alto.

Con questo ne il sottoscritto, ne altri della società risponderanno più per tutto quello che ogni sportivo ritiene di voler esprimere, tranne che non venga intaccata l&rsquo;onorabilità di ognuno della Società Matuziana, in qual caso, si procederà a termini di legge.
Comunque, UN GRAZIE  ha tutti quelli  hanno indossata la maglia della Matuziana di cui a titolo personale, serberò un bel ricordo, ed alla Redazione di Calcio donne net, per averci dato la  possibilità di esternare il nostro disappunto

Salvatore Manno

SALUTO ALLA BANDIERA (settembre 2004)

Gossip News: La Bomber Tiziana Ferreri ecclettica bandiera della Matuziana Sanremo che dalla C è passata alla A, ha firmato per l'Albenga con la quale giocò già nella Stagione 98'-'99, vincendo la Coppa Liguria (finale con un suo gol e raddoppio, sul Levante Chiavari, della Vanore) e per un punto solamente perse la vetta del Campionato ,vinto comunque l'anno successivo.Tiziana sarebbe rimasta volentieri a Sanremo, nonostante la richiesta delle vecchie compagne e della dirigenza ingauna,ma si è scontrata con la dura realtà del calcio, ovvero che non esiste la RICONOSCENZA.
Ricordo nel Marzo 1998, dice la Ferreri, che dopo soli due mesi dal parto cesareo, ero in campo a Bolzaneto... e con il secondo figlio, sempre parto cesareo (2003), dopo altrettanti due mesi ero in campo, in serie B, segnando un gol!
Tiziana residente a Sanremo da 10 anni, ha giocato otto lunghi anni nella Matuziana Sanremo dimostrando un fortissimo attaccamento alla maglia, come dice di predicare qualcuno (mister ?), ma comunque, nonostante l' esperienza e la professionalità (ma anche schiettezza e quindi in questo ambiente di falsi ed ipocriti non so se è un pregio...), non è servito neanche ad essere convocata per il ritiro precampionato! Sparare sull'allenatore sembra superfluo ma purtroppo le colpe sono solo e quasi esclusivamente le sue, e dico quasi perchè sono anche di quei dirigenti che hanno seguito ed applaudito la Ferreri tutti questi anni ma hanno permesso che accadesse ciò. Non mi vengano a dire che la Ferreri ha un carattere forte e ribelle perchè sono tutte cazzate (scusate il termine ma ci sta bene !). La verità è che Tiziana ha una forte personalità, parla a viso aperto e probabilmente il mister non è abituato a farlo ed automaticamente elimina tutte quelle che assumono un tale atteggiamento con lui. Il massimo della delusione e profonda vergogna è capitato l'anno passato nell'amichevole di fine ritiro precampionato in Piemonte. Devo raccontarla perchè ho ancora il nodo alla gola ed i nervi a fior di pelle. Non sono negli undici titolari; secondo Voi posso, dopo aver fatto il ritiro completamente (ho partorito 7 mesi prima) e senza problemi muscolari, sul risultato di 4-1 in nostro favore, vedere entrare tutte le ragazzine comprese quelle di 14 anni, aspettare con trepidazione il mio momento che arriva... a 10 minuti dalla fine? E stato l'input iniziale del suo scavarmi la fossa. Signori, a 33 anni dopo aver fatto sport per 26 non mi sono mai sentita cosi presa per il culo come in quel momento. Questo è niente... dopo due settimane andiamo a Cairo Montenotte per una amichevole notturna, quindi lascio i bambini a casa con la baby sitter (mio marito mi segue) e vado entusiasta a giocare. La partita mi sembra che finisca 14 a 0 (primo tempo 8 a 0)  per noi e sapete quanto ho giocato? 15 minuti, i finali naturalmente! Non pretendo di giocare titolare e non pretendo di essere trattata diversamente dalle altre ma pretendo di essere rispettata come atleta e come persona caro Stefano Faraldi,  cosa che tu non hai fatto con me ma anche con tante altre ragazze che non hanno il coraggio di dirtelo. Ad inizio campionato scorso mi disse che ero indispensabile e che contava molto su di me ... l'ha detto a tutte! Solo che io non venivo convocata neanche in panchina! Pensate se non fossi stata indispensabile!
Ah l'ultima, lo sapete che pur di non convocarmi, una domenica ha portato in panchina Giada Carrozzino reduce da un'infortunio... cosa c'è di strano? Aveva e camminava ancora con le stampelle!
Un grosso bacio ed abbraccio a chi mi vuole bene, a tutta la Matuziana Sanremo e a Marina Mascardi che si è "ricordata di una rompipalle".
Tiziana Ferreri

IL VASO TRABOCCATO (settembre 2004)

E' già da molti giorni che leggiamo le notizie del tutto personali del vice presidente della Matuziana Sig  Cazzin.
L'ultima del 7.09.4 ha fatto traboccare il vaso.
Teniamo a precisare che per l'ennesima volta il sig. Cazzin nomina le atlete che lo hanno reso "famoso" TRADITRICI. Questo personaggio è la classica persona che anzichè mettere buon umore ed armonia nel mondo del calcio, fa di tutto per mettere "zizzania".
Visto che vanta da qualche tempo l'acquisizione della forte Coppolino, forse è bene far sapere a questo signore che la Coppolino è in prestito alla Matuziana solo perchè per una calciatrice che milita in nazionale A è bene frequentare squadre almeno di A2, altrimenti sarebbe rimasta alla Sampierdarenese.
Questo signore deve ricordare che se la sua squadra calpesta i campi della serie A2, lo deve solo ed esclusivamente alle sei o sette TRADITRICI provenienti dal Varazze che lui ha avuto a costo zero e quindi senza nessun esborso economico da parte della Matuziana, altrimenti continuerebbe a suonare la sua trombetta sui campi della serie C.
Teniamo a precisare che quest'anno egli non ha voluto privilegiare le giovani che amano le maglie della Matuiziana Sanremo ma, giocoforza, ha dovuto rivolgersi a quello che ha potuto trovare sulla piazza.
Ha dovuto rivolgersi a quelle atlete che ahinoi ancora non sono al corrente delle promesse da " marinaio"  fatte dai dirigenti della Matuziana allenatore compreso in tutti questi anni , accordi economici compresi, e quando si riferisce all'aria pulita che si respira negli spogliatoi vogliamo ricordargli quante volte i cosiddetti dirigenti la Matuziana hanno fatto piangere ragazze dove  il loro unico scopo era praticare lo sport preferito anche a fronte di sacrifici importanti.
Vogliamo ricordare a lui ed al mister che per nascondere le proprie responsabilità non hanno pensato due volte a vomitare parole offensive sul gruppo genovese che li ha resi famosi,  vedi articolo su "La Riviera" di venerdì 27 febbraio 2004. Certe date lasciano il segno.
Per concludere, se questi dirigenti non trovano di meglio che mettere le mani avanti per giustificare il loro operato chiedendo il rispetto per chi da loro molta considerazione chiedendo alle atlete il ringraziamento per tutto quello che la società fa per loro, per la  nuova amministrazione comunale ecc. ecc. allora facciano un esame di coscienza e si dedichino al loro lavoro perchè il calcio femminile ha già troppe persone gli arrecao danno
un gruppo di tifosi

DANTE ALIGHIERI, CHI ERA COSTUI? (settembre 2004)

Il signor SERGIO CAZZIN, vicepresidente e addetto stampa della società di serie A2 Matuziana Sanremo, dovrebbe ritornare sui banchi delle elementari! Ma come fà a continuare ad assassinare la lingua italiana in quel modo?!
Sono ormai diversi anni che ci strazia con i suoi maccheronici articoli!
Oltretutto scrive delle cose insensate dettate (!) da chi sa quale presunzione.
Non è mai signorile sputare nel piatto in cui si è mangiato, perciò la smetta di infangare le ragazze che hanno deciso di cambiare casacca!
Non si rende conto che quelle che sono rimaste lo hanno fatto solo per una forma di rispetto verso Faraldi (anche lui comunque una manina sulla coscienza...) e verso le altre compagne; non certo per devozione alla Dirigenza; per non perdere il diritto a giocare in serie A2; per non giocare in un'altra squadra magari mai andata a genio!
Ci vuole rispetto per lo spirito di sacrificio dimostrato dal gruppo delle ragazze di Genova: quello passato, quello presente e quello futuro, perchè senza di loro la Matuziana sarebbe rimasta in serie C.
RC

ANCORA SULLA ZAVORRA NEGATIVA (settembre 2004)

Gentile Redazione di Calciodonne,
sono una ex atleta del Matuziana S.Remo,che attualmente milita nel campionato di serie A2. Volevo dissociarmi profondamente dall'ignobile articolo scritto dalla mia ex (meno male) dirigenza quest'estate. Definendo "zavorra negativa" lo splendido gruppo di ragazze genovesi che ha contribuito alla promozione della squadra in serie A2 la dirigenza ha dimostrato ingratitudine e slealta'. Ingratitudine perche' non si possono disprezzare due anni di lavoro, applicazione e risultati, e slealta' per il trattamento riservato durante la stagione.Si puo' sacrificare tutto ma non la dignità. Nel calcio femminile,dove l'aspetto economico e' irrilevante,bisognerebbe dimostrare un po' piu' di rispetto per chi gioca trascinato dalla sola passione.La passione,in fondo,e' cio' che rende immortale il nostro spirito.Con questo auguro una grandissima stagione alle mie stupende ex compagne di squadra (comprendo anche il mister, che e' un'ottima persona), che mi hanno fatto capire che la pusillanimita' dirigenziale non e' trasmissibile geneticamente alle ragazze.
Concludo il mio sfogo. Mi firmo solo con una sigla:quel che ho scritto,dopo tutto, rappresenta un'opinione che condividono in molte.
M.B.'85

LEALTA' E SINCERITA' (settembre 2004)

Sono una ragazza di Torino appassionata di calcio, non capisco una cosa per quanto riguarda la società Matuziana S.Remo:
intanto non capisco come fate a chiamare "zavorra negativa" un gruppo di ragazze che ha giocato per voi e penso che abbia dato il massimo per farvi fare bella figura; e poi, se vi ha fatto arrivare in alto, perchè le avete mandate via? solo dei pazzi lo farebbero! mi viene da pensare che se ne siano volute andare via loro. Comunque spero che ci sia sempre lealtà e sincerità da parte di tutti perchè nel calcio femminile, e non solo, purtroppo mancano queste due cose.
Torino 86

I PARTICOLARI OMESSI DALLA MATUZIANA (agosto 2004)

Non sono per niente d'accordo con ciò che è stato scritto dalla società Matuziana in riferimento ad alcuni particolari omessi:
1. Grazie alla dirigenza non all'altezza della categoria, lo zoccolo duro della squadra (che ha portato la Matuziana dalla cartegoria inferiore serie C alla serie A2) ha deciso di lasciare la splendida S.Remo.
2.Con i soldi reali e presunti non si possono comprare lealtà e dignità, qualità che le ragazze hanno ampiamente dimostrato negli anni.
3.Freschezza, lealtà e voglia di emergere divertendosi sono qualità che la "zavorra" (ricordate sempre il salto di categoria senza le quali non sarebbe stato possibile raggiungere) non ha perso mai nonostante le ripetute umiliazioni subite direttamente e indirettamente dalla società.
Danilo, un vostro tifoso che nonostante tutto vi seguirà sempre

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