FORUM settembre - dicembre
2004
"Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri
posti erano occupati".
Bertolt Brecht da Buongiorno!
LA DERIVA DEL C.F. (43): COSI E' SE VI PARE
Vorrei informazioni se possibile sull'emendamento che eroga contributi
al calcio femminile,la presidentessa sig.ra Levati nella sua lettera di
ringraziamento al governo precisa che non c'e' stato un incontro preventivo
per confrontarsi e dare dei consigli per l'erogazione degli stessi,pero'
leggo sul quotidiano tuttosport che i contributi andranno elargiti alle
societa' che oltre alla prima squadra ed all'under 19 avranno un settore
giovanile composto almeno di altre squadre giovanili tipo esordienti e
scuola calcio,se fosse vera la notizia riportata su tuttosport(non dubitandolo
affatto)colui che ha proposto l'emendamento probabilmente si sara' confrontato
con qualcuno, la butto li' forse con il direttore del quotidiano sopra
citato che e'un amico del c.f.? se fosse lui oppure un'altra persona non
ha importanza,l'importante che la proposta letta sul quotidiano sia veritiera,penso
che le societa' con questo tipo di stimolo si adopereranno per organizzare
la cosa iniziando dalle bambine di 8 anni in poi,non sara' semplice ma
questa secondo il mio modestissimo pensiero e' la strada da intraprendere
per far crescere il c.f.
enea
LA DERIVA DEL C.F. (42): E A NOI NULLA?
Ho visto l'articolo sul finanziamento al calcio femminile, ma perchè
solo alle serie maggiori? e' dal basso che deve partire il movimento da
tutte quelle squadrette guidate con passione e quasi sempre autofinanziate
con grandi sacrifici, dai paesini sperduti, dalle frazioni di grandi citta,
è da lì che nascono le calciatrici e poi da lì passano
alle grandi squadre delle serie superiori. Aiutiamo questi piccoli club
e convinciamo i club maschili a creare sezioni femminili per avere ancora
piu squadre.
paolo nettuno c/5 femminile bologna
LA DERIVA DEL C.F. (41): EVVIVA LO STATALISMO!
Volevo rispondere, seppur in ritardo, a Roberto Genta,
con il quale ho avuto, in questi ultimi tempi, qualche scambio di vedute
sul calcio femminile
Ne approfitto adesso, perché ho saputo di un intervento del
Governo sul calcio femminile, e quindi volevo far notare a Roberto Genta,
che in fin dei conti, le osservazioni che io ho fatto finora non sono state
poi così strampalate e “statali”, infatti l’ultima finanziaria (di
un governo oltretutto pochissimo “statale”) ha dimostrato e confermato
quello che vado dicendo da tempo (cioè che sono le istituzioni che
si devono occupare in prima persona degli sport minori ed in questo caso
del calcio femminile in particolare, e non lasciare solo il tutto
all’iniziativa privata!). Dopotutto la parola “statale” come dice Genta,
non è poi così da buttare via anche nel 2004! Ecco un estratto
di quello che dice la Levati:
“Il Presidente della Divisione Calcio Femminile, Natalina Ceraso Levati,
esprime soddisfazione per la presenza nel maxiemendamento alla Finanziaria
2005 presentato quest’oggi al Senato dal Governo, di un finanziamento di
1,77 milioni di euro come contributo per le societa' di Serie A A2
B di calcio femminile.
“L’attenzione dimostrata dal Governo e' sicuramente un fatto positivo
poiché dopo anni di assoluto disinteresse finalmente le Istituzioni
si sono accorte che in Italia c’e' una realta' sportiva importante in espansione
e meritevole di attenzioni.”
Saluti.
Giuseppe
LA DERIVA DEL C.F. (40): CI VUOLE PIU' SERIETA'
Non è questione di offendere e no... anche perchè ho fatto
i complimenti al sig. Coronato per l'annata scorsa è che non condivido
alcuni punti ripeto, che tiri in causa le regioni o altro purtroppo si
sà che una squadra vive grazie alle proprie finanze presidente sponsor
ecc. a volte si spende più del dovuto esempio (anche società
maschili che magari anno solo avuto la fortuna di andare avanti nascondendo
i debiti anche se alla lunga abbiamo visto i risultati).Quello che è
successo al presidente del Foroni sicuramente non deve essere chiarito
a noi è un problema suo ma non diamo colpe ad altri,magari se vendeva
la società ci sarebbe stato chi l'acquistava come forse no. Per
il resto ho assistito alla fine del Bergamo e nessuno a saputo dare spiegazione
anzi è vergognoso che un presidente dopo aver fatto saltare una
società e preso in giro ragazze dirigenti ecc. possa iscriversi
ancora col proprio nome di presidente in serie D e magari ritrovarsi fra
qualche anno in A e prendersi gioco di altre ragazze... Offesi o non penso
che serva più serietà di tutti.
Buon ANNO a TUTTI
Roberto
LA DERIVA DEL C.F. (39): SENZA OFFESA, CON DIFESA
Caro Roberto, sicuramente hai offeso e molto, in quanto il sig. Coronato
ha detto che ogni squadra che fallisce è una perdita per il calcio
femminile, e le giocatrici che tu dici che han giocato poco, sono quasi
tutte in nazionale, quindi un valore lo hanno anche loro. Fagnani ha problema
economici non a causa del calcio femminile, ma a causa del suo lavoro!
Sicuramente ora tu dirai un'altra volta che non volevi offendere nessuno,
però ogni tanto...
S.
LA DERIVA DEL C.F. (38): CI VORREBBE PIU' PUBBLICITA'
...io sono una grande sostenitrice del calcio femminile... secondo me,
oltre al problema delle lesbiche e dei soldi un importante problema del
C.F. è la poca pubblicità e il poco interesse a farla.
La pubblicità è fatta per questo. Non dico di farla su
Mediaset o sulla Rai ma, non so, puntare sui giornali locali, annunci di
partite sui siti della città o cose così. Voi che ne pensate?
R.
LA DERIVA DEL C.F. (37): LA TIMIDEZZA DEL CALCIO FEMMINILE
Giuseppe, io ho 34 anni, da 11 sono nell'imprenditoria e da 17 seguo il
calcio femminile. Tu hai fatto un discorso interessante, giusto e sicuramente
non attaccabile almeno in apparenza... i risultati pero dove sono? e' servito
a qualche cosa andare al ministero? quanto servono le tue belle parole
che parlano di eguaglianza ? permettimi, ma credo che il tuo ottimo ragionamento
sia un po' da "statale" con tempi e risultati opinabili. L'azienda calcio
femminile ha bisogno di fatti e di persone che si muovono e fanno qualche
cosa, le parole servono, ma se mirate ed indirizzate a progetti concreti
e realizzabili. A parole siamo tutti molto bravi e le idee non mancano
di certo, ma alla fine rimangono "aria". Hai ragione anche io mi sono lamentato,
ma attenzione, l’ho fatto con chi fa il calcio femminile, e non ,
come nel tuo caso, con chi dall’esterno dovrebbe accorgersi dell’esistenza
di questo sport e la cosa credo sia molto differente. Tu parli di eguaglianza
e di tasse pagate che dovrebbero servire anche per dare visibilita’ al
mondo del calcio femminile…ma dove vivi? A capo della Rai trovi imprenditori
e non samaritani e per questo capaci di capire che il calcio femminile
cosi come e’ non fa notizia. Sono convinto che un progetto organizzato
sarebbe la cosa giusta da fare ed infatti e’ su questo principio
che si basa una societa’.Dalla prossima e-mail potresti chiamarmi Super
Io visto che ti piace usare questo termine , ma ti prego di leggere attentamente
cio che scrivo, perche’ quando mi dici che io non so cosa fanno gli altri
ti sbagli di grosso. Io me la prendo con chi piange e non mi metto certo
a criticare quello che fanno gli altri …Ci sono tante persone che stanno
dando importanti contributi a questo movimento e quelli sono solo da elogiare.
Ti informo che stanno nascendo ( o sono gia nati ) dei comitati promotori
per dare immagine al calcio femminile, ma non mi sembra mai di aver sentito
il tuo nome. Naturalmente questa mia frase prendila come un invito a partecipare
a delle iniziative comuni e spero veramente di vederti al piu’ presto con
fatti concreti e proposte diverse da quelle che per ora hai segnalato su
questo forum.
Il calcio femminile ha bisogno di menti e di braccia, tu vedi di trovare
una tua collocazione e datti da fare , perche’ il tempo che entrambi spendiamo
per farci battaglia in questa sede lo stiamo levando alla “produttività”.
Ti ricordo anche che l’umilta’ non e’ sempre una dote negativa, soprattutto
per chi ( e parlo del calcio femminile) deve farsi notare. I grandi imprenditori
sono dei leader e sicuramente non hanno dalla loro timidezza e umilta’.Quindi
spero che ci siano tante persone poco umili che si interessino di questo
sport molte volte escluso dallo sport che conta proprio per…timidezza.
Roberto Genta
LA DERIVA DEL C.F. (36): ICI, ACI, OCI, UCI...
Ciao Roberto Genta, non ho intenzione di fare una lunga ”querelle” con
te, ma considerato che questa è una rubrica per esprimersi liberamente,
lo faccio ancora.
Scusa, ma in questa tua frase non si intravede una lamentela come la
mia? A me sembra proprio di SI, eccola: “Personalmente non
conosco le strategie che la nostra federazione sta adottando per dare lustro
al nostro sport, ma non comprendo come non si sia mai riusciti a dare 5
minuti di spazio al calcio femminile nelle varie trasmissioni nazionali.
Forse, anzi sicuramente ci sara' un costo, ma ci rendiamo conto cosa vorrebbero
dire quei 5 minuti in ogni trasmissione della domenica sportiva?”
E poi, è vero, abbiamo due concetti diversi nel vedere soluzioni
per far aiutare il calcio femminile e gli altri sport minori. Il
tuo è quello dell’assoluto liberismo imprenditoriale, dove chi sa
e può si da da fare ecc. Il mio concetto di sport, che non
ritengo per nulla anacronistico, considerato che non viviamo nell’anarchia
ma viviamo in una “SOCIETA’ ORGANIZZATA”, invece ritiene che TUTTI gli
sport DILETTANTI (e il calcio femminile lo è) devono essere patrimonio
IMPORTANTE di una società CIVILE, pertanto vanno AIUTATI e SOSTENUTI
(oltre che dal privato, sono d’accordo) soprattutto dalle istituzioni
(Governo, Regioni, Comuni, Federazioni) che NOI CITTADINI paghiamo e sovvenzioniamo
con TASSE, ICI, ACI, OCI, UCI…. E chi ne ha più ne metta !!! (E
altrimenti, perché esistono il Ministero dello Sport, gli assessorati,
Federazioni, ecc. ? SOLO per guardare quello che fanno i privati con le
loro sole forze ?? Credo proprio di NO). Quindi è vero, abbiamo
due concetti diversi, ma non è certo detto che sia esatto il tuo!
E poi ancora, il Super-IO, lo vedi? Che ne sai di quello che TENTANO
di fare gli altri che non conosci ? Solo tu ti sei dato da fare?
Penso di NO e che anche altri (riuscendo o meno) tentano e fanno qualcosa.
(ad es. io sono stato all’Assessorato Sport di ROMA, presso partiti politici,
facendo proposte concrete (es. dare un premio alle società femminili
promosse alle serie superiori, ecc.) certo ricavando poco, perché
poco seguito, però l’ho fatto). Ritengo IMPORTANTE far lavorare
chi ha il DOVERE di farlo (quelli di cui sopra).
Mi parli di marketing ! Ma se “LA DOMENICA SPORTIVA” della TV nazionale
(non parlo di quelle private, che a ogni modo andrebbero regolamentate,
ma qui entriamo in discorsi lunghi..) pagata dai cittadini, si occupa e
da’ risalto SOLO al calcio professionistico MASCHILE e null’altro !! Allora
che c’entrano gli sponsor (perché si devono impegnare in sport sconosciutissimi
??) se i 60 milioni di italiani (e gli sponsor stessi, ne fanno parte)
non sanno NULLA ne del calcio femminile ne di TUTTI gli altri sport, mai
visti e sentiti ??? Non so quanti anni tu hai, io mi ricordo che
30/35 anni fa circa, la “Domenica Sportiva” era divisa in 2 parti: 50%
al calcio e 50% a quasi tutti gli altri sport (almeno degli spezzoni).
E oggi ?? Lo vediamo tutti !!! SOLO calcio maschile di serie A!!! NIENTE
di NIENTE ! (Hai mai visto un incontro di pallacanestro di serie B ? un
incontro dilettante di pugilato ?, un incontro di serie A di Hockey ? un
incontro di calcio di serie C ? un incontro di calcio femminile ? Lasciamo
perdere !!!
Smetto altrimenti si riempie la rubrica. Ciao e penso che occorra essere
tutti un po’ più umili.
Giuseppe
LA DERIVA DEL C.F. (35): CREIAMO LA CALCIO FEMMINILE S.P.A.
Vedi Giuseppe quando ho letto la tua e-mail mi sono girati quegli attributi
che molto spesso chiedo alle mie ragazze di "tirar fuori" ..il super io
dimmi un po' cosa centra? ma soprattutto non mescolare, ti prego, il pianto
fine a se stesso con l'operativita' che purtroppo poche persone in questo
mondo mettono in atto. Per paura di aver scritto eresie ho riletto la mia
e-mail e successivamente la tua, ma credimi che abbiamo parlato di cose
totalmente diverse. Tu ti sei lamentato che nessuno ci considera, mentre
io ti ho detto che invece di parlare e lamentarsi dobbiamo operare. Chi
non gioca al lotto difficilmente potrà vincere...non credi?. Io
ti ho detto, e l'ho fatto per indicare una strada, che se bussiamo alle
varie porte probabilmente ci verranno aperte. Se cosi non sara' si dovra
bussare ad altre porte e ad altre ancora. Il mondo del calcio femminile
deve sempre piu' essere visto come una azienda e come tale deve essere
gestito. Il marketing e' fondamentale e purtroppo poche societa' credono
in questa strategia. In precedenti E-mail ho indicato anche alcune metodologie
da noi intraprese con risultati che considero ottimi.Invece di criticare,
caro Giuseppe inizia a scrivere non solo a Calciodonne.net, ma anche ai
giornali, chiama le tv locali, crea interesse nei confronti di questo sport.
In questo ultimo periodo ho visto parecchie iniziative interessanti e concordo
con te che dovremmo unirci ed attivarci, ma attenzione le parole lasciamole
da parte e iniziamo a creare l'azienda Calcio Femminile Spa , dove spa
dovra' indicare societa' per " azioni" e non per parole. Sarebbe interessante
creare un forum ..." le idee per crescere". A te la parola Gabe! (La
parola ai visitatori..., ndGabe)
Roberto Genta
LA DERIVA DEL C.F. (34): DUE OSSERVAZIONI
La prima è più che altro una precisazione, i titoli li metto
io cercando di essere spiritoso (ma non necessariamente riuscendoci), quindi
per i titoli prendetevela con me e non con chi ha scritto il messaggio.
La seconda è nel merito del dibattito: si parla di calcio femminile
discriminato, maschilismo sportivo etc., ma la cosa sorprendente è
che questi discorsi li portano avanti prevalentemente degli uomini, spesso
dirigenti e/o allenatori. E allora mi chiedo: dove sono le donne?
Gabe
LA DERIVA DEL C.F. (33): UNIAMO LE FORZE
Scusa Roberto Genta, se ti do del tu, e scusa il ritardo nel risponderti……ma
che fai? prima mi dici di non fare i…piagnistei scrivendo "Rispondo
a Giuseppe: sono stufo di sentire gente che si lamenta perche i giornali,
le tv e le varie riviste non danno spazio a questo sport. La colpa e' nostra!………”
e…
poi, in pratica ripeti, concetto dopo concetto, le stesse cose e lamentele
che ho scritto io?
Ma allora è proprio vero…..l’Italia è pienissima di gente
con il….”SUPER IO”, “quello che dicono gli altri è nulla, vale solo
quello che dico IO….ecc…”
Ciao Roberto, scusami per la schiettezza ma soprattutto UNIAMO LE NOSTRE
FORZE per far “salire” questo sport e per far “diminuire” la discriminazione
femminile che, almeno nello sport, è REALE !!
Giuseppe
LA DERIVA DEL C.F. (32): NESSUNO REGALA NIENTE
Non condivido il messaggio del sig. Coronato dove mi sembra di capire quasi
che dovevano intervenire la Regione la Torres Oristano Ecc. per salvare
le disfatte del Foroni forse bisognerebbe ricordare che quando ci stavano
i soldi si esagerava col mercato visto che il sig Coronato non mi sembra
di averlo visto mai gli anni scorsi quando il foroni fece un ottimo campionato
arrivando secondo dietro la Torres (2000-2001)con un organico "normale"
più gruppo che campioni, l'anno sucessivo anzi che qualche ritocco
sufficente fece razzia in campagna acquisti e arrivò secondo perdendo
lo spareggio con la Lazio (2001-2002) allora altra estate con fior fior
di acquisti e penso fior fior di soldi e finalmente CAMPIONI (2002-2003)
ma ecco che finiscono i soldi a quanto risulta visto che la campagna acquisti
vede sopratutto più partenze che arrivi anzi tornano ragazze che
anni prima erano state cedute o in prestito(es. TURRA Milan Gozzi Bardolino
ECC.) per lasciar posto ai campioni.DIVENTA una stagione dove scendono
in campo ragazze da anni li ma usate poco Gozzi Marc. Gozzi Mad. Pontil
Turra e giovani come Carraro Gardoni oppure veterane come Tagliacarne Perelli
e compani le quali si fanno un campionato con mille problemi ma dando tutto
in campo alla fine CAMPIONI lo stesso anzi con doppio valore. Vorre solo
dire che è facile per tutti quando ci sono i soldi magari basterebbe
crescere passo per passo valorizzando ciò che si e guardare di crescere
il proprio vivaio usando il BAGGET finanziario con cautela non sperperare
tutto in pochi anni come sempre succede nel calcio femminile visto che
parecchie volte è successo che siano scomparse proprio quelle che
vincevano il campionato....Riguardo il fatto che la regione veneto non
aiutava il Foroni non penso aiutasse il Bardolino CHE ESISTE ANCORA pur
non avendo vinto... IN QUESTO MESSAGGIO NON VOGLIO FAR CRITICA A NESSUNA
GIOCATRICE VISTO CHE A MIA CONSIDERAZIONE SIETE SEMPRE LA PARTE LESA DI
TUTTO,PAGATE POCO O NIENTE A VOLTE USATE E POI PRESE A CALCI DA QUALCHE
SOCIETA'CHE OGGI PROMETTE CENTO POI DA UNO PROVIAMO A CRESCERE VERAMENTE....
TUTTI. Non vorrei aver offeso nessuno neppure il sig. Coronato che per
quel che a fatto penso vada un merito visto che anno vinto un campionato,ma
non dia colpe a nessuno al di fuori delle propria società per il
fallimento..... visto che nessuno regala niente a nessuno.
Roberto
LA DERIVA DEL C.F. (31): REQUIEM PER IL FORONI
Solo per spendere due parole.
Sono Roberto Coronato e nella passata stagione ho ricoperto il ruolo
di direttore tecnico ed addetto stampa nelle fila del F.C. Foroni.
Purtroppo ora la mia squadra non c’è più ed io, pur di
permettere alle ragazzine che giocavano nelle squadre giovanili,
ho deciso di formare una nuova formazione, il FEMMINILE VERONA, iscrivendola
al campionato regionale di serie D, per cercare che il materiale umano
andasse il meno possibile disperso e per dare la possibilità a chi
vuole di fare ancora calcio vicino a casa senza dovere fare 50/60 chilometri
per giocare.
Non scendo ovviamente nel merito di tutto quanto sia successo al Foroni,
ai gravi problemi che hanno colpito il mio Presidente Andrea Fagnani,
a tutto ciò che ha portato allo scioglimento del club, massimo
esponente del calcio femminile negli anni 2000.
Volevo solo fare alcune, veloci, brevi precisazioni. Mi rivolgo in
primis a Marras, che ho avuto il piacere di conoscere in occasione della
finale di Supercoppa. A volte, vedete, è facile dare giudizi da
fuori, è facile sparare contro chi non ha la possibilità
di difendersi e poi fare i grandi di fronte al mondo intero. Vorrei sapere
cosa sarebbe la Torres se la Regione non desse i soldi per fare attività
sportiva. O se solamente la Regione pagasse le trasferte senza dare
null’altro, cosa sarebbe la Torrres? Chiaramente in queste parole
c‘è molta invidia. Anche a me piacerebbe che la Regione Veneto sovvenzionasse
non solo il calcio femminile ma anche tutto lo sport locale, come fa la
Sardegna. Potremmo partire allora da un piano di parità, invece
così ci siamo trovati, in tutti questi anni, a dovere contare
solamente sulle risorse di una persona, Andrea Fagnani, che quando ha avuto
la possibilità di fare ha fatto, e credo anche molto bene, dando
la possibilità al mondo del calcio femminile di crescere e dando
inoltre la possibilità ad atlete di valore di monetizzare al massimo,
anche troppo oserei dire. Le atlete del Foroni sono state a loro volta
catechizzate dalle calciatrici di altre squadre che dicevano loro:”Se voi
giocate a zero soldi, fate del male a tutte noi che veniamo pagate meno
dai nostri Presidenti che citano voi ad esempio!” Quando però prendevano
parecchio, nessuno credo avesse mai osato protestare!
Quando, invece, Fagnani ha avuto grossi problemi… i risultati
sono sotto gli occhi di tutti. Foroni demonizzato, dimenticato, abiurato.
Siamo stati messi in disparte e non ci è stato concesso
di poter fare più niente. Il Foroni non esiste più. Nessuno
che si sia dato da fare per cercare di aiutare, come si è cercato
di fare per salvare la Lazio. Credo che solamente il Presidente dell’Oristano
avesse lanciato qualche chiaro messaggio e di questo gliene do atto, ringraziandolo.
La Torres comunque il Foroni dovrebbe quantomeno, a sua volta, ringraziarlo,
non tanto per aver preso il posto in Women’s Cup, ma quanto per essere
stata inserita di diritto nel secondo turno, saltando di fatto il primo.
Mi spiego meglio. Il Foroni, grazie alla partecipazione nella passata edizione
della Women’s Cup, aveva ottenuto un punteggio UEFA tale da collocare la
nostra squadra al 6° posto nel ranking europeo. Per tale motivo
il Foroni aveva saltato il primo turno di Women’s Cup, (fattore concesso
alle prime 7 squadre europee) quello più ostico, quello dove in
tutti gli anni precedenti le formazioni italiane si erano arenate. La Torres
punteggio UEFA non ne aveva!! La Torres avrebbe dovuto disputare il primo
turno e non lo ha fatto. Tutto va sempre bene. Critichiamo e basta.
A volte però prima di parlare bisognerebbe essere sicuri di quello
che si dice.
Durante la passata stagione sembrava che ognuno godesse delle problematiche
del Foroni. Il Presidente del Como che insultava a ogni piè sospinto
le mie calciatrici in occasione della partita di campionato in terra lariana.
Il Milan che fa ricorso perché a loro avviso l’incontro era iniziato
oltre i 45 minuti di ritardo massimi concessi (se c’è un arbitro
e lo stesso fa iniziare la partita penso sia chiaro che i limiti orari
sono rispettati)…insomma tanti altri episodi che hanno dato da pensare.
Io credo che la perdita del Foroni sia una perdita per tutto il movimento.
Io ebbi modo di dirlo già in passato quando la Lazio era in gravissime
ambasce. La perdita di ogni squadra è una perdita per tutto il nostro
calcio femminile. Non guardiamo solo il nostro orticello a discapito di
tutto e di tutti. Vi dico che soddisfazione che si ha a battere la
Lazio 5-1 in campionato, una Lazio imbottita di bambine. Soddisfazione
zero!! E’ meglio vincere 3-2 dopo aver lottato sino alla fine, consci di
aver ottenuto un grande risultato. Ed allora non facciamoci troppa gloria
dei problemi altrui e cerchiamo sempre il rispetto massimo per chi
tanto ha dato e sta dando per il calcio femminile.
Roberto Coronato
LA DERIVA DEL C.F. (30): MALEDETTA PRIMAVERA
Obbligatorietà per le squadre di serie A A2 B
di iscrivere una under 19 (così si dice da due anni). La mancata
iscrizione comporta per le società insolventi, una multa di circa
5000,00 euro
Caso limite: Lombardia con 10 squadre di A A2
B; iscritte, udite udite, n. 4 /Milan, Fiammamonza, Atalanta, Riozzese
Cosa si dovrebbe fare per le inadempienti? 1' riscuote la sacrosanta
multa, 2' ,potendo, estromissione delle società dai relativi
campionati di competenza (per fare la categoria di grande visibilità
i soldi ci sono, per organizzare un settore
giovanile è troppo dispendioso e impegnativo)
Cosa fa la federazione? CHIUDE UN OCCHIO sia sulla multa che
sull'obbligatorietà di cui sopra.
Domanda stupida ... perchè perdere tempo a fare regolamenti
che non servono a niente??????
CARA FEDERAZIONE SEI PROPRIO INATTENDIBILE
AH un'altra cosa: come si fa a stabilire le migliori formazioni
da ripescare in serie B se non esistono i Play-off in serie
C ? basta il "dinero???" ... è una domanda non
un'insinuazione !
CON QUESTI INCONGRUENTI PRESUPPOSTI, VOGLIAMO ANCORA CREDERE
CHE IL CALCIO FEMMINILE DECOLLERA?
la solita innamorata del calcio femminile
la solita delusa dall'ipocrisia nel calcio femminile
la solita speranzosa utopista del calcio femminile
LA DERIVA DEL C.F. (29): LO STAFF TECNICO RISPONDE
Rispondiamo al sig. Amilcare (se è un vero
nome o chi per lui), tutte le ragazze che vorranno continuare con noi l'attività
calcistica non devono essere forti economicamente ma essere appassionate
di calcio, la sua è una provocazione fuori luogo e falsa. Le sue
insinuazione sul nostro allontanamento sono infondate, basta vedere le
lettere di dimissioni che sono state pubblicate in questa rubrica, comunque
per togliere queste maldicenze siamo pronti ad avere un confronto tranquillo
e sereno e per spiegare esattamente le cose come sono andate, anche se
noi camminando a testa alta non dobbiamo dare nessuna spiegazione a lei
che a nostro parere non si è nemmeno qualificato esattamente (Amilcare?).
La nostra vera colpa è essere innamorati di uno sport femminile
che persone come lei non fanno altro che screditare, prima di dare giudizi
provi a ragionare un popchino.
Maurizio Cardella, Giampiero Serafini, Dino Artistico
e Massimo Croce.
LA DERIVA DEL C.F. (28): E BASTA COI PIAGNISTEI!
Rispondo a Giuseppe: sono stufo di sentire gente che si lamenta perche
i giornali, le tv e le varie riviste non danno spazio a questo sport. La
colpa e' nostra! stiamo piangendo perche nessuno ci vede, ma noi siamo
sicuri di farci notare e di voler farci vedere? Ci sono le persone che
hanno la voglia di impegnare ore di tempo per organizzare interviste, spedire
comunicati o trovare le giuste motivazioni per apparire davanti ad una
telecamera? io credo di no! se aspettiamo che la tv arrivi da noi o che
i giornali ci mettano articoli a mezza pagina ...non abbiamo capito proprio
nulla.
Io ho provato a ragionare in maniera inversa e ho bussato alle porte
delle varie testate giornalistiche e televisive non trascurando nemmeno
le radio.
I risultati sono stati entusiasmanti ed infatti abbiamo ottenuto una
trasmissione tutta nostra con immagini ed interviste, la diretta radio
della partita, articoli settimanali sulle varie testate giornalistiche
regionali ed inviti di vario genere che hanno dato parecchia visibilita'
alla nostra societa'.
In questa stagione saremmo ospiti fissi della piu' importante trasmissione
sportiva della regione nella giornata di domenica.
I risultati ci sono, ma attenzione che non sono arrivati dal cielo.
Personalmente ogni giovedi facevo 80 chilometri per andare a registrare
le trasmissioni (26 puntate), mentre i miei colleghi pianificavano gli
articoli e facevano comunicati di vario genere ed altri si accupavano della
diretta radio. Una societa' di calcio femminile che opera a livello nazionale
deve essere gestita come una impresa e la parte relativa al marketing non
deve essere trascurata.
L'interesse nei confronti di questo sport lo dobbiamo creare noi e
se saremmo bravi alla fine si riusciranno a trovare aziende che propongono
la loro sponsorizzazione . In un precedente articolo invitavo le societa'
a cercare " menti" che affianchino i soliti dirigenti operativi per creare
una struttura che viva di luce propria.
Nel calcio femminile purtroppo e' molto difficile trovare vere societa'
sportive e molte volte la struttura societaria e' composta da una o due
persone operative (dirigenti) che vedono il marketing finalizzato alla
ricerca di uno sponsor come una perdita di tempo e di energie.
Il calcio femminile per crescere dovrebbe essere seguito da imprenditori
o persone con spirito imprenditoriale perche se cosi fosse stato non ci
troveremmo in questo devastante assopimento che da sempre caratterizza
questo sport. A volte per creare visibilita' ed interesse si devono spendere
dei soldi, ma gli stessi possono generere risultati inaspettati. Personalmente
non conosco le strategie che la nostra federazione sta adottando per dare
lustro al nostro sport, ma non comprendo come non si sia mai riusciti a
dare 5 minuti di spazio al calcio femminile nelle varie trasmissioni nazionali.
Forse, anzi sicuramente ci sara' un costo, ma ci rendiamo conto cosa vorrebbero
dire quei 5 minuti in ogni trasmissione della domenica sportiva? Quest'anno
la nostra formazione e' stta contattata da una importante azienda che ha
stipulato un contratto di sponsorizzazione di 3 anni. Il nuovo sponsor
comprendendo le potenzialita' che il calcio femminile puo' dare ha deciso
di incaricare un proprio socio a seguire tutto il marketing comunicativo,
organizzando eventi e manifestazioni. Questo tipo di sponsorizzazione "attiva"
dara' risultati molto interessanti e probabilmente altre aziende si avvicineranno
alla nostra societa'. Lo sponsor che stacca l'assegno serve a poco e comunque
finalizza tutto all'anno in corso. buon lavoro a tutti.
Roberto Genta
LA DERIVA DEL C.F. (27): FRECCIATINA
rispondo a Giuseppe (ex accompagnatore della ex femminile Us Tor di Quinto)"Chi
abbandonerà dell'U.S. Tor di Quinto calcio femminile, si darà
ad un altro sport, ma …le più forti psicologicamente e le più
appassionate continueranno (lo spero!) a voler giocare. Anzi la maggior
parte di esse si ritroverà insieme alle ragazze della RES BLU, in
una “NUOVA” Res Blu (nuova perché diretta da persone molto qualificate
del settore femminile, provenienti dall’ex staff tecnico della Lazio)."
Le ragazze che vorranno proseguire l'attività con la RES
BLU dovranno essere innanzitutto forti economicamente, conoscendo quella
parte di ex staff tecnico della Lazio CF e le ragioni che ne hanno determinato
l'allontanamento.
Amilcare
LA DERIVA DEL C.F. (26): ADDIO TOR DI QUINTO
E’ sempre la solita storia !!
Le donne continuano, come sempre, a subire !!
Il calcio femminile non solo non decolla, ma rimane inchiodato a terra,
anzi ….viene sotterrato !!
La Lazio, dopo le ultime vicissitudini, sembra quasi in smobilitazione…Il
Foroni, con lo scudetto fresco fresco, nemmeno si iscrive al campionato
e… per quanto mi concerne più da vicino (la Serie C Laziale), il
Palombara vincitrice del campionato 2003/2004, non appare sulle liste delle
iscritte alla Serie B, altre società non si iscriveranno, e per
le “sconosciute” ragazze della US Tor di Quinto” di Roma (sempre della
Serie C Laziale) c’è lo scioglimento! E già, povere ragazze!
La Us Tor di Quinto ha deciso che, quest’anno, per fare l’Eccellenza
maschile, può e deve tranquillamente disfarsi della squadra femminile
(e’ un impiccio!). Per carità, sono stati tre anni positivi, anche
se non proprio esaltanti, e per questa esperienza devono essere ringraziati
il Patron Testa e il figlio Paolo (ai quali va, in ogni caso, inviato il
nostro caro saluto), ma adesso è finita, come tre anni fa
era finita la Cor Calcio (le ragazze vengono SEMPRE SACRIFICATE in favore
dei ragazzi. SEMPRE!).
Non se ne può più! Nessuno fa nulla!
Si, è vero, anche il calcio maschile professionistico è
in crisi, ma per ben altri motivi: lo sperpero di denaro, i diritti Tv,
ecc…
Ma la crisi nel calcio femminile, per quali motivi? Che fa la Divisione
Calcio Femminile?
Le colpe? un po’ di tutti e per svariati motivi:
1) Nessuna visibilità sulle TV (zero assoluto !!)
2) Nessuna o scarsissima visibilità sui giornali/riviste (zero
assoluto!)
3) Nessun aiuto politico/economico da parte di stato, regioni, province,
comuni (zero, zero assoluto!)
4) In Italia viene dato risalto, solo e sempre solo, al calcio professionistico
maschile (tutto al più un po’ di spazio alla F1. E poi per gli altri
(calcio femminile più di tutti) il BUIO ASSOLUTO!
5) Anche le ragazze (molte) hanno le loro colpe: si avvicinano al calcio
come se si giocasse così tanto per giocare (invece occorrono passione,
determinazione, voglia, rabbia, grinta e….soprattutto la voce grossa presso
chi di dovere (politici, comuni, regioni, federazioni sportive, strutture
sportive, ecc……..).
6) Roma, città di 4/5 milioni di abitanti, conta si e no, 4/5
squadre di calcio a 11 femminile! Uno SCEMPIO o una VERGOGNA (da scegliere)!
E….adesso? Le ragazze dell’ ex Tor di Quinto che faranno?
Chi abbandonerà, chi si darà ad un altro sport, ma …le
più forti psicologicamente e le più appassionate continueranno
(lo spero!) a voler giocare. Anzi la maggior parte di esse si ritroverà
insieme alle ragazze della RES BLU, in una “NUOVA” Res Blu (nuova perché
diretta da persone molto qualificate del settore femminile, provenienti
dall’ex staff tecnico della Lazio).
Nasce una nuova avventura! Speriamo POSITIVA!
Intanto un carissimo saluto a tutte le calciatrici ed un “IN BOCCA
AL LUPO” da
Giuseppe (ex accompagnatore della ex femminile Us
Tor di Quinto)
LA DERIVA DEL C.F. (25): MAI PIU' RIPESCAGGI!
Vorrei dire l'ultima cosa sui ripescaggi visto che adesso si inizia la
nuova stagione e speriamo di poter parlare di calcio giocato, giusto o
no, spero che a fine stagione non ci sia la necessità di ripescaggi,
visto che essi sono quasi sempre dovuti a crac dei presidenti che arrivano
dove non possono permetterselo con tante promesse e pochi fatti... spero
solo che sia un anno di rinascita dove chi si guadagna la promozione sul
campo se la possa giocare anche l'anno sucessivo non come quest'anno dove
prima le ragazze del Bergamo anno dovuto rinunciare alla coppa (italy cup)
per ....lo dica il presidente visto che lo dovrebbe sapere solo lui....
e poi lo stesso Bergamo che in pratica non c'è più e il Foroni
dove le ragazze campionesse d'ITALIA non potranno neanche portare cucito
sul petto il meritato tricolore e non potranno vivere l'esperienza della
coppa Uefa...Un "in bocca al lupo" a tutti
Roberto
LA DERIVA DEL C.F. (24): LA DIVISIONE NON FARA' CHIAREZZA
Vorrei rispondere al quesito che ha proposto Roberto, la Divisione non
puo' rispondere perche' c'e' un vizio di forma sul ripescaggio della Reggiana,
come gia' detto in una mia precedente dicendo che se la Reggiana avesse
fatto domanda di ripescaggio la Divisione avrebbe dovuta respingerla a
prescindere, perche' avendo gia' richiesto l' ammissione ad un campionato
superiore due anni fa' non ha piu' il diritto di riproporre la medesima,
percio' anche in assenza di altre domande di ripescaggio la Divisione avrebbe
dovuto interpellare le squadre che non abbiano avuto il grande privilegio
del ripescaggio negli ultimi tre anni, ma in questo caso penso che ci sia
la domanda del Tradate percio' il discorso e' molto semplice.
Rispondendo a Gabe la serie A2 era un nuovo campionato formato con
squadre aventi diritto vincendo i posti disponibili nei propri campionati
di serie B, la Reggiana ha partecipato a quel campionato grazie alla rinuncia
di un paio di squadre e per questo la sua domanda di ripescaggio e' stata
scelta tra almeno 15 societa'che fecero la stessa richiesta.
Sembra che ce l'abbia con la Reggiana assolutamente no eventualmente
ce l'ho con la Divisione che con dei stratagemmi poco chiari mette in cattiva
luce delle societa' onorabilissime e fa supporre che esistono figli e figliastri.
Enea
LA DERIVA DEL C.F. (23): I SANTI IN PARADISO
Ci tengo a precisare che le squadre che avevano richiesto il ripescaggio
non erano assolutamente soltanto le tre citate... Tolto ciò, senza
fare nomi, è noto che nella Reggiana ci siano dirigenti importanti
anche nella Figc. A volte avere qualche dubbio può essere ragionevole
no? Poi non stupiamoci se il calcio in generale, non solamente il calcio
femminile, stiano andando alla deriva... Forse lo sport, quello vero, sta
passando in secondo piano.
Fra
Forum di luglio, agosto